IL TRIONFO DELL’AMORE

IL TRIONFO DELL’AMORE

 

Questo libro vuole esaltare la bellezza dell’Amore da dovetutto ebbe inizio, le anime furono rinchiuse nel disperato pessimismo di una vita che sembrava destinata a terminare definitivamente nel buio profondo delle tenebre quale la morte.

I soggetti di questo racconto sono le anime assoggettate dal potere temporale del diavolo. Le anime sono le persone chiuse dentro una caverna gelida con pareti senza fessure in quanto era ricoperta di zèppa e il buio dominava fin dentro ai pori della pelle.

 

 

 

Erano trascorsi giorni, anni o chissà quanti secoli senza intravedere la nostalgica luce dell’alba, la vita fu come inghiottita, nelle viscere della terra. 

Si scorgeva appena un piccolo foro tra le spalle rocciose di quella caverna, e da dove un sottilissimo fascio di luce irradiava l’interno. 

Questo fragile e sottile fascio di luce diventò parte della speranza nel possibile ritorno alla vita, ma le ali della speranza furono spezzate e questo fu suscitato dal trionfo della morte tentando di distruggere definitivamente l’eternità e rinchiudere per sempre negli abissi la speranza di una nuova vita dopo la morte. 

In preda all’abbandono e all’infedeltà caddero trafitti dalla stessa, mentre altri posero la loro speranza in quella luce chiamata fede.  arrivarono allo stremo delle forze, la pelle toccava il fondo delle ossa, la fame e la sete anestetizzarono i loro sensi, mentre l’udito accresceva nella percezione di quel mistico silenzio. 

Ormai il tempo giungeva alla fine! 

Dire addio all’incanto di un dono così grande quale la vita che senso avrebbe avuto l’esistenza se al termine di essa ci sarebbe stato il nulla? 

Quando in un istante e proprio al giungere della fine sentimmo un grande rumore come di catene spezzate, poi il ritorno al lungo silenzio. 

Il lungo silenzio si abbreviò in un lieve rumore di terra. 

Quel piccolo foro si stava allargando e con esso aumentava lo spessore del fascio di luce, il massiccio muro della caverna crollò sbriciolato in un niente dando spazio alla immensa luce folgorante.

I loro occhi erano ciechi, furono toccati da un soffice velo di vento, furono accarezzati dalla bellezza sublime di questo evento ultraterreno.

Dopo essere stati accarezzati da questo respiro eterno gli occhi si spalancarono innanzi all’amato.

L’Amato e pensato fin prima della fondazione della terra, concepito per Amore della vita.

Tutto, intorno splendeva nell’incomprensibile bagliore,” è nata un’alba nuova mai vista prima ad ora , una bellezza unica e irripetibile”!

Era l’alba della resurrezione di Cristo, il trionfo della Vita sulla morte, dell’Amore sul peccato e del Bene sul male!

Le anime avvolte nella luce persero le squame putride della fetida morte e in un istante mutarono nella bellezza del bianco colore della  resurrezione profumata di eternità.

La trasfigurazione delle anime provocata dalla discesa di Cristo negli inferi provocò un urto feroce innanzi al peccato, dissolvendolo in polvere.

Gli occhi videro e contemplarono la manifestazione gloriosa di Cristo Gesù, immediatamente tutte le anime si trovarono catapultate nell’immensità dove tutto era consapevolezza e pace eterna.

Boschi verdeggianti con cervi aggraziati poi….apparve Maria, la Madre di Cristo “pronunciava parole dolcissime”.

Maria disse: un giorno tutto questo sarà vostro e quel giorno è giunto! L’agnello ha trionfato, i sette sigilli sono stati aperti dal figlio unigenito di Dio “Cristo Salvatore”  la vita ha assorbito in se il destino eterno, l’umanità è salva!

La vita di tutti è legata ad un amore interminabile quella sentita profondamente nel cuore Santissimo di Dio nostro Padre.

Un cuore di un padre, di una madre è un unico cuore simile a tutti quelli che amano.

Il maschile il femminile non hanno una diversità di cuori, il centro dove viene riversato tutto il bene e l’amore di Dio è proprio il cuore.

Il Padre nostro distribuisce ad ogni cuore dei suoi figli il dono dell’Amore e della fede.

Il pensare che solo un cuore possa contenere l’Amore infinito di Dio è

Assurdità, in quanto Dio non può essere contenuto nella sua grandezza in un unico cuore umano e allora ecco che nella suprema sapienza di Dio si scorge come Egli con tanta premura e attenzione distribuisce ad ogni cuore un piccolo ma per noi grandissimo pezzetto del suo Amore.

Si!

Per quanto sia che sulla terra siamo in tanti e quindi una cifra lunghissima di cuori non basterebbero mai a contenere il tutto e cioè: “l’indefinibile grandezza di Dio”.

Noi siamo sempre pronti ad assumere una posizione diversa tra il credere e il dubitare e se non fosse per la fede incondizionata saremo certamente avviluppati nel dubbio.

La carne chiama al dubbio mentre lo spirito alla verità!

Cristo ci dice: “chi segue me conoscerà la verità e la verità lo renderà libero”

La libertà dal dubbio, dall’infedeltà non dipende da noi, dai nostri sforzi ma dalla grazia di Dio.

Infondo Dio ci ha donato la libertà di scelta ma ci mette in guardia: “siate scaltri come serpenti e semplici come colombe” proprio così noi conoscendo il meccanismo del male che magari è all’angolo della nostra vita lo evitiamo e ci allontaniamo da esso e se questo ci è concesso è solo perché ci rende possibili di tale consapevolezza la grazia effusa da Dio nei nostri cuori.

Il non credente ricco di valori, brava persona lontana dal male e dalla cattiveria, di brave persone e non credenti ce ne sono e questo è giusto che lo si dica, ma come dicevo prima l’ateo, il non credente che in se opera il bene e si prova a comportarsi nel miglior modo possibile nella società, con il prossimo, il merito di questa possibilità di amare e compiere azioni buone se l’accreditano da se, alla loro volontà, al loro io.

Inconsapevolmente chi non crede penserà: “che bisogno c’è di credere in un Dio di pace, amore, carità, quanto io già compio da me queste cose”?

Inconsapevolmente l’ateo non percepisce in se il dono grande che Dio gli concede ed è proprio quello della grazia ricevuta.

Dio Ama i suoi figli fino a tal punto che dona a chiunque un pezzetto di quel suo grande amore e lo fa senza distinzione.

Il cristiano credente è consapevole di tale grazia che muove tutto il bene in noi e la forza propulsiva che infonde ovunque la grazia è lo Spirito Santo.

La preda del male è l’uomo, lo scopo del diavolo è quello di uniformare a se l’uomo per poter rinchiudere dietro le sue sbarre il cuore e l’anima dell’uomo.

Dio misericordioso ha fatto si che Cristo non permettesse questo e lo ha compiuto direttamente con l’intervento di Cristo nel donare tutto se stesso a riscatto della nostra salvezza, della nostra vita.

Quando un credente pensa alla persona non credente può farsi dei ragionamenti, quali ad esempio quelli sopra citati e cioè della differenza che possa esserci tra il credente e il non credente che operano entrambi per la pace e il bene.

La risposta a tale domanda è certamente una ed è quella legata alla consapevolezza della fede per noi cristiani, la fede è il collegamento tra cielo e terra, tra l’essere umano e Dio.

Quando un credente è conscio della grande differenza che c’è tra un non credente e un credente allora sa a quale scopo è stata concessa la grazia a coloro che non la percepiscono ed è certamente quella della salvezza!

Il Signore ha detto: “io non sono venuto per i giusti o per i sani ma per gli ammalati” la consapevolezza del credente deve impregnarsi sempre più in quella consapevolezza che entra in gioco nella missione affidata da Cristo ai suoi discepoli: “la missione dell’evangelizzazione , parlare di Cristo del suo Amore grande fino a dare la sua vita per la salvezza di ognuno di noi”

Cristo è Amore e in tutti è presente tranne in coloro che volontariamente scelgono le tenebre, il male e quindi di farsi uniformare al volere del diavolo.

Essere cristiani in un modo o nell’altro è difficile!

Il cristiano non ha sofferto difficoltà solo in un dato periodo della storia ma in tutta la storia fino ad oggi e al susseguirsi della vicenda umana vi sarà sempre il momento in cui si dirà: “in un mondo che cambia velocemente, con le sue tendenze diventa sempre più difficile affermarsi come vero cristiano” io dico che questi tipi di ragionamenti sono errati.

Ogni momento della storia umana ha avuto i suoi grandi problemi e cambiamenti e magari questi punti interrogativi di come sarà il futuro ci rendono irrequieti e spaventati,ma ogni cosa non avviene unicamente secondo le nostre preoccupazioni in quanto potrà spaventare noi fragili e miseri esseri umani dell’ ignoto o del domani ma certamente Dio è nostro Padre ed è sempre Onnipresente ad ogni epoca, storia e vicenda umana.

La sapienza di Dio non è scalfita da alcuna cosa, qualsiasi essa possa essere mostrata o manifestata da pensatori che immaginano la più cruda via del pessimismo.

La verità è che la parola speranza sembra volerla annientare perché ormai tutto ciò che accade di negativo entra in questa parola rendendola banale e illogica e incoerente rispetto a crude realtà della vita.

Dietro quella grande parola è sempre presente il volto di Cristo del suo Amore per la vita e il cristiano sa bene che speranza è Amore di Dio del Padre che rigenera in ogni era il bene a favore dei figli.

Cascino Antonio

LA SAPIENZA

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In questo gioco d’Amore la vita, entra anch’essa nel suo fascino!

L’esistenza di ogni creatura nasce prima del fascino ed è l’Amore compiuto il vero fascino dell’esistenza.

La creazione avviene già prima che nasca l’idea prima di creare nuove cose in quanto è la stessa idea che è nata prima delle cose create, e la sapienza è la fonte di tutte le idee ispiratrici di nuove creazioni.

 

 

Cascino Antonio 

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