Tutto quello da seguire è nel cuore

1glorioso

 

Tutto quello da seguire è nel cuore!

 Inno alla Carità (Amore)

 Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli,
ma non avessi la carità,
sarei un bronzo risonante o un cembalo squillante.

Se avessi il dono della profezia
e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza
e avessi tutta la fede in modo da spostare le montagne,
ma non avessi la carità,
non sarei nulla.

Se distribuissi tutti i miei beni per nutrire i poveri,
se dessi il mio corpo per essere arso,
e non avessi la carità,
non mi gioverebbe a nulla.


La carità è paziente,
è benigna la carità;

la carità non invidia, non si vanta,
non si gonfia, non manca di rispetto,
non cerca il proprio interesse, non si adira,
non tiene conto del male ricevuto,
ma si compiace della verità;

tutto tollera, tutto crede,
tutto spera, tutto sopporta.

La carità non verrà mai meno. Le profezie scompariranno;
il dono delle lingue cesserà, la scienza svanirà;
conosciamo infatti imperfettamente,
e imperfettamente profetizziamo;
ma quando verrà la perfezione, sparirà ciò che è imperfetto.

Quando ero bambino, parlavo da bambino,
pensavo da bambino, ragionavo da bambino.
Da quando sono diventato uomo,
ho smesso le cose da bambino.

Adesso vediamo come in uno specchio, in modo oscuro;
ma allora vedremo faccia a faccia.
Ora conosco in parte, ma allora conoscerò perfettamente,
come perfettamente sono conosciuto.

Ora esistono queste tre cose: la fede, la speranza e la carità;
ma la più grande di esse è la carità.

S. Paolo – dalla I° lettera ai Corinzi 13,1

*La trasformazione delle cose hanno un loro tempo e si!

È il tempo che logora le cose e le trasforma, le lima, rende alle cose la forma appropriata perché diventino uniche e speciali.

Il cuore dell’uomo attraversa un’infinità di esperienze,di vissuti, delusioni,amarezze,sofferenze, gioia, pace,solitudine,e quant’altro che agisce nell’intimo della persona. Tutto questo può avvenire in un tempo prestabilito, a distanza di anni, o addirittura a distanza breve, modellando la parte profonda e inesplorata dell’anima del cuore!

Per anima del cuore intendo la parte sensibile e nobile che un cuore possiede, e che con il passar del tempo deve manifestarsi al mondo, deve rivelarsi alla stessa persona che vive questa crescita spirituale.

Quando San  Giovanni Battista sul Giordano vide Gesù che gli veniva incontro pronunciò parole profetiche quale ad es: Ecco l’agnello di Dio che toglie i peccati del mondo “Io (Giovanni Battista) devo discendere Lui (Gesù) deve salire”Certamente questo significa che la missione di San Giovanni il Battista era ormai giunta alla fine, San Giovanni Battista era venuto al mondo per preparare la strada a Gesù.

Quando si parla di Gesù che deve salire e di Giovanni che deve discendere, si comprende che anche noi nell’intimità dobbiamo discendere e permettere che nel nostro cuore emerga lo Spirito Santo, in poche parole dobbiamo fare strada a Gesù che viene.

Quando si parla di trasformazione da uomo vecchio a uomo nuovo non si può fare a meno di pensare ciò che ha detto il Maestro e cioè “se uno non rinasce una seconda volta dall’alto non entra nel regno dei cieli”! con il tempo bisogna lasciare tutto ciò che appartiene alla terra perché rinascendo dall’alto, quindi dallo Spirito, abbiamo la possibilità di superare quelle barriere che ostacolano la salita verso il regno dei cieli.

Seguire il cuore può essere una parola scontata dove facilmente si potrebbe pensare che ciò che si percepisce dentro è cosa buona da seguire, ma in realtà se non si possiede la grazia di discernimento si corre sempre il rischio di seguire scelte che apparentemente possono risultare proficue alla vita terrena ma che poi non sono proficue per realizzare la trasformazione, la metamorfosi da uomo vecchio ad uomo nuovo, da uomo mondano a uomo vero e spirituale è come la perla preziosa che deve mostrarsi in noi”!  il cuore è come se fosse il guscio dell’ostrica che contiene preziosamente la perla preziosa.

Quando avverrà che il guscio si aprirà allora si rivelerà nella sua unica bellezza la perla e non sarà più parte dell’ostrica ma sarà unica e completamente nuova vita.

Rinascere dall’alto può sembrare così come questo lasciare che lo Spirito agisca in noi per aprire il nostro cuore e liberarlo da tutte le cose che ostacolano la rinascita di un cuore che si trasforma, di un cuore fatto non più di carne ma della sostanza che genera la vita eterna e cioè lo Spirito di nostro Signore Gesù Cristo.

Mi chiedo se il nascere a vita sia come il rinascere una seconda volta ma io penso che la rinascita che avverrà dopo aver vissuto questa vita terrena sia l’esperienza unica e insostituibile che dona il passaggio ad una vita ultraterrena dove non vi è la morte, dove non vi è la sofferenza, le ingiustizie, le disuguaglianze, ma è il nascere attraverso un parto ben diverso da quello carnale è un parto spirituale dove si nasce a vita vera,dove l’uomo non è più schiavo della terra della mondanità, della morte e del peccato!

Sperimentare già in questa vita la letizia di una nuova vita futura è per l’appunto mettersi in cammino verso la trasformazione, un cambiamento che avviene dentro, questo grande potenziale di rinnovamento è dato dall’azione dello Scultore                 ” lo Spirito Santo” che con infinito Amore scalfisce la roccia che avvolge i nostri cuori a fin che l’immagine del figlio unigenito di Dio, Gesù Cristo nostro Signore si riveli al di dentro e al di fuori di noi.

Lo Spirito Santo è vita e quando si parla di vita non si intende solo dell’esistenza che ci circonda ma della nascita che avviene per esplosione della luce Divina, la scintilla che scaturisce l’esistenza nella dimensione materiale cioè quella passeggera.

Noi respiriamo la vita in tutti i suoi aspetti eppur vero che Gesù ci ha detto: “Il Regno dei cieli è già qui in mezzo a voi! Questa rivelazione di Gesù è una grande speranza, una grande certezza, un’immensa serenità che pervade i nostri cuori, quando Gesù ci di questo ci dice tutto!

Il Maestro ci dice: che chi crede in lui vive e sperimenta già il regno dei cieli, lo realizza con la presenza di un incontro con una persona che  indelebilmente resta nei nostri cuori, e quando viviamo in questa presenza significa già avere con se la salvezza.

Il nostro Maestro mite e buono, Pastore e Padre ci dona già da ora il Regno dei cieli e questo come? In che modo?

Credendo fermamente in lui, vivendo la vita secondo il vangelo.

Purtroppo sappiamo bene che l’essere umano è incostante, fragile, scommette facilmente sulle cose del mondo, e non si affida alla scommessa della verità, sente in se il richiamo della carne che umanamente lo tiene zavorrato in terra, non apre le porte del cuore alle sollecitazioni dello Spirito Santo.*

 

Kierkegard dice: la disperazione non è quella malattia mortale che tutti dipingono, al contrario: è l’occasione della  rinascita, della vita piena, perché autentica. Finché essa non bussa alla porta, gli uomini tendono a vivere come marionette, inconsapevoli perfino di quanto stiano recitando una parte mediocre: solo quando la disperazione penetra oltre le difese delle loro maschere; solo quando mette a nudo, impietosamente, i loro volti pallidi e disfatti; solo quando morde loro il cuore nella sua gelida stretta, solo allora nasce una speranza di riscatto, di ripresa, di ritorno alla vita, alla vita vera, alla vita sensata.

Discorso su Kierkegard di Francesco Lamendola

 

 « Non c’è nulla che spaventi di più l’uomo che prendere coscienza dell’immensità di cosa è capace di fare e diventare. »

(S. Kierkegaard)

« Per un vero cristiano è impossibile “diventare” qualcosa di grande nel mondo. »

(Søren Kierkegaard)

Kierkegaard accurato studioso delle Sacre Scritture dichiara che “l’amicizia del mondo” quindi il proporsi di “divenire” grandi, riconosciuti, importanti “nel mondo” è in netto contrasto con l’essere vero cristiano.

Matteo 7:13-29

13 Entrate per la porta stretta, poiché larga è la porta e spaziosa la via che mena alla perdizione, e molti son quelli che entrano per essa. 14 Stretta invece è la porta ed angusta la via che mena alla vita, e pochi son quelli che la trovano. 15 Guardatevi dai falsi profeti i quali vengono a voi in vesti da pecore, ma dentro son lupi rapaci. 16 Voi li riconoscerete dai loro frutti. Si colgono forse delle uve dalle spine, o dei fichi dai triboli? 17 Così, ogni albero buono fa frutti buoni; ma l’albero cattivo fa frutti cattivi. 18 Un albero buono non può far frutti cattivi, né un albero cattivo far frutti buoni. 19 Ogni albero che non fa buon frutto, è tagliato e gettato nel fuoco. 20 Voi li riconoscerete dunque dai loro frutti. 21 Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è ne’ cieli. 22 Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato in nome tuo, e in nome tuo cacciato demoni, e fatte in nome tuo molte opere potenti? 23 E allora dichiarerò loro: Io non vi conobbi mai; dipartitevi da me, voi tutti operatori d’iniquità. 24 Perciò chiunque ode queste mie parole e le mette in pratica sarà paragonato ad un uomo avveduto che ha edificata la sua casa sopra la roccia. 25 E la pioggia è caduta, e son venuti i torrenti, e i venti hanno soffiato e hanno investito quella casa; ma ella non è caduta, perché era fondata sulla roccia. 26 E chiunque ode queste mie parole e non le mette in pratica sarà paragonato ad un uomo stolto che ha edificata la sua casa sulla rena. 27 E la pioggia è caduta, e son venuti i torrenti, e i venti hanno soffiato ed hanno fatto impeto contro quella casa; ed ella è caduta, e la sua rovina è stata grande. 28 Ed avvenne che quando Gesù ebbe finiti questi discorsi, le turbe stupivano del suo insegnamento, 29 perché egli le ammaestrava come avendo autorità, e non come i loro scribi.

*Secondo me la porta stretta è ridimensionare tutto ciò che si fa entrare ed uscire dal cuore e anche tutto ciò che già possediamo dentro di noi dalla caduta al peccato, questo è possibile dal momento in cui riceviamo il battesimo,perché è con il battesimo che si rinasce a nuova vita.

Leggiamo questo episodio.*

Gv 3, 1-8

 

C’era tra i farisei un uomo chiamato Nicodèmo, un capo dei Giudei. Egli andò da Gesù, di notte, e gli disse: «Rabbì, sappiamo che sei un maestro venuto da Dio; nessuno infatti può fare i segni che tu fai, se Dio non è con lui».
Gli rispose Gesù: «In verità, in verità ti dico, se uno non rinasce dall’alto, non può vedere il regno di Dio». Gli disse Nicodèmo: «Come può un uomo nascere quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?».
Gli rispose Gesù: «In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quel che è nato dalla carne è carne e quel che è nato dallo Spirito è Spirito.
Non ti meravigliare se t’ho detto: dovete rinascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito». 

*Da acqua e da Spirito ecco quanto Gesù ci afferma e cioè che Egli continua ciò che aveva iniziato Giovanni Battista nel battezzare con acqua le persone,Gesù continua l’opera di Giovanni Battista ma non come gli era stato concesso a Giovanni in quanto Cristo Gesù essendo il figlio unigenito di Dio avrebbe battezzato in acqua e spirito, Egli stesso ci ha battezzati con l’acqua sgorgata dal suo costato e con lo Spirito Santo dopo la sua morte e resurrezione. Ricevendo l’eucarestia si riceve Gesù Cristo vivo in corpo e Spirito, si è folgorati dal battesimo che entra dentro di noi con il fuoco del suo Santo Spirito e l’acqua e il sangue che zampilla dal suo cuore per purificare e lavare la nostra anima.

Gesù ci dice: “Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro”. Ed è proprio così!

Andare da Gesù ai piedi dell’altare e ricevere il suo corpo e il suo sangue è rinnovarsi, ogni volta che riceviamo nell’umile pezzetto di pane Cristo Gesù  è nascere dall’alto come lo stesso Maestro rivelò a Nicodemo.

Noi viviamo già nell’eternità dal momento in cui viviamo in Cristo e non c’è separazione tra l’immanente e la materia che ci circonda in quanto già in questa realtà vi è data la possibilità di fare esperienza della vita e cioè già di vivere in Dio, si perché Dio è Amore è Vita! siamo tutti immersi nel verbo di Dio, tutti respiriamo grazie al respiro di Dio, grazie al suo Santo Spirito.

Quando Adamo ed Eva furono plasmati dalla volontà di Dio si trovavano in uno stato di piena grazia e se non fosse stato per il tentatore che ha indotto Eva alla disubbidienza di conseguenza anche Adamo non sarebbe caduto al peccato.

L’albero della vita che era presente nel giardino dell’eden rappresenta anche il nostro cuore e questo perché in esso vi è sempre presente la possibilità di penetrare gli abissi delle tenebre e del peccato scegliendo volontariamente la disubbidienza, ma è pur vero che dalla venuta di Cristo che è morto in croce e poi risorto per noi l’uomo battezzato possiede nel cuore la presenza dello Spirito Santo.

L’uomo ha la possibilità di scegliere tra il bene e il male, tra la luce e le tenebre, ed è per questo che il cuore dell’uomo è come se fosse l’albero della vita perché in esso vi è la presenza viva di Cristo ma vi è anche la voragine del peccato antico dove ha segnato l’umanità ad una continua lotta tra il bene e il male, contro il tentatore, contro le insidie del maligno, contro il diavolo. L’uomo se vive in Cristo nostro Signore, nostro Dio trova la salvezza, se invece sceglie di continuare a mangiare di quella mela che fu offerta dal principe di questo mondo è destinato al decadimento e alla seconda morte e cioè quella dell’anima, che il Signore Gesù, Maria Santissima ci scampino da questo pericolo perché possiamo in Cristo ricevere il premio della perseveranza nella fede.

San Francesco sotto ispirazione dello Spirito Santo ha scritto:

Altissimo, Onnipotente Buon Signore, tue sono la lode, la gloria, l’onore ed ogni benedizione.
A te solo Altissimo, si addicono e nessun uomo è degno di pronunciare il tuo nome.
Tu sia lodato, mio Signore, insieme a tutte le creature specialmente il fratello sole, il quale è la luce del giorno, e tu attraverso di lui ci illumini.
Ed esso è bello e raggiante con un grande splendore: simboleggia te, Altissimo.
Tu sia lodato, o mio Signore, per sorella luna e le stelle: in cielo le hai formate, chiare preziose e belle.
Tu sia lodato, mio Signore, per fratello vento,e per l’aria e per il cielo; quello nuvoloso e quello sereno e ogni tempo
tramite il quale dai sostentamento alle creature.
Tu sia lodato, mio Signore, per sorella acqua, la quale è molto utile e umile, preziosa e pura.
Tu sia lodato, mio Signore, per fratello fuoco, attraverso il quale illumini la notte. E’ bello, giocondo, robusto e forte.
Tu sia lodato, mio Signore, per nostra sorella madre terra, la quale ci dà nutrimento, ci mantiene e produce diversi frutti con fiori colorati ed erba.
Tu sia lodato, mio Signore, per quelli che perdonano in nome del tuo amore e sopportano malattie e sofferenze.
Beati quelli che le sopporteranno in pace, perchè saranno incoronati.
Tu sia lodato, mio Signore, per la nostra morte corporale, dalla quale nessun uomo
vivente può scappare:
guai a quelli che moriranno mentre sono in situazione di peccato mortale.
Beati quelli che la troveranno mentre stanno rispettando le tue volontà,
perché la seconda morte, non farà loro male.
Lodate e benedite il mio Signore, ringraziatelo e servitelo con grande umiltà.

Guai a quelli che moriranno mentre sono in situazione di peccato mortale.
Beati quelli che la troveranno mentre stanno rispettando le tue volontà,
perché la seconda morte, non farà loro male!

Queste parole ci fanno riflettere tanto!

Più si dona il cuore a Maria e più conosciamo Gesù, più si compie la carità e più si è perdonati, più si invoca lo Spirito Santo e più Egli viene in nostro soccorso ed  entra dentro i nostri cuori, ci dona la capacità di contrastare tutto ciò che ostacola la nostra conversione.

La luce beatissima scaturita dal cuore trafitto di Gesù sprigiona un’eterna guarigione ed è la guarigione spirituale, essa parte dal cuore fino a discendere nell’anima, quest’azione purifica l’uomo vecchio a tal punto che diventi uomo nuovo in Cristo Gesù.

“Come vorrei ascoltare la tua voce Gesù come Maria di Magdala che si diresse al sepolcro e dietro di lei sentì una voce che sussurrò il suo nome: Maria!

Era la tua voce Gesù!

Come vorrei vedere il tuo volto e toccare il tuo manto, toccare le tue piaghe, le tue mani, il tuo costato come accadde a San Tommaso e dire: mio Signore e mio Dio!

Ascoltare te Gesù che dicesti:Beati coloro che pur non avendo visto crederanno!

E la fede accresca sempre più a tal punto da non desiderare altro che il credere fermamente che tu sei qui presente, ora e sempre vivo in corpo e spirito fino alla fine dei tempi!

Come vorrei lasciarmi trovare da te senza che io abbia timore di mostrarmi come sono con le mie povertà e fragilità!

Come vorrei amarti sempre più mio caro Gesù!

Non basta tutto ciò che penso, tutto ciò che faccio, tutto ciò che sono, tutto ciò che conosco, tutto ciò che è visibile, in quanto, solo quando si ama te basta tutto perché chi crede in te nulla necessita se non solo te”.

                                                                                                                                                                    Antonio Cascino


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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