I potenti della terra, i deboli del regno dei cieli!

Era l’ora delle tenebre, l’ora in cui Gesù fu preso con prepotenza e forza dai potenti della terra per poi crocifiggerlo!I ragionamenti del mondo passano senza motivo di scandalo e magari anche con molta facilità, attraverso i diversi mezzi di comunicazione, come anche attraverso il linguaggio della parola delle singole persone, e spesso tornano con prepotenza e attaccano la sensibilità delle creature di Dio, si! Creature di Dio, in quanto sono i deboli, i sofferenti, gli ultimi, i poveri, i diseredati, gli abbandonati, le vittime delle ingiustizie, delle atrocità, inflitte dagli uomini malvagi, dai così detti forti e prepotenti della terra che pensano di aver azzittito per sempre la voce del disperato, pensano di aver soppresso la vita umana di quell’umile creatura che svanisce nel vuoto, le creature di Dio sono queste persone che Dio predilige.Dio, ci dice: Non preoccupatevi di coloro che uccidono il corpo, non hanno potere sull’anima, piuttosto preoccupatevi di chi ha potere di far perire l’anima, “persino i vostri capelli sono contati”!Persino i vostri capelli sono contati! Cosa significa questo? L’Amore del Padre non lascia perire neanche un capello delle sue creature e cioè degli innocenti, dei poveri, dei deboli, degli ultimi, dei diseredati, delle vittime di ingiustizie, di tutti coloro che al giudizio del mondo risultano deboli, fragili, impotenti o un peso per la società!Ai lati della croce dove fu crocifisso Gesù, vi erano altre due croci, uno a destra e un’altra a sinistra, su queste due croci erano stati crocifissi due ladroni.Uno dei due ladroni dalla croce rivolse la parola a Gesù e gli disse: Gesù ricordati di me quando sarai nel regno dei cieli, e Gesù rispose: in verità ti dico oggi stesso sarai con me nel regno di mio Padre.Dio ama tutti, persino chi ha commesso azioni ingiuste, la cosa fondamentale è riconoscere di essere bisognosi dell’aiuto di Dio per cambiare rotta, senza il pericolo di affondare.Gesù disse: “convertitevi il Regno dei cieli è vicino e ancora, senza di me non potete far nulla”. Quanti si ostinano a porre al primo posto la loro superbia, e a non cedere nell’abbandono a Dio, oppure restano convinti di poter possedere un’onnipotenza mondana per sopraffare o dirigere la libertà e strumentalizzare la dignità delle persone oppure ancor più facilmente nei confronti di coloro che vengono visti come i deboli della terra?La sofferenza, inesorabilmente pone un rimedio alla ostinatezza di chi ha posto nella sua vita lo stile dell’accusatore, della prepotenza, della superbia, della indifferenza e della menzogna.Non è una sorta di condanna rivolta a chi si trova in quella condizione esistenziale ma è il risultato della scelta che ognuno di noi decide di seguire in questa vita.Infatti le scelte personali a cui si aderisce in questa esistenza hanno un loro unico e indistinguibile tracciato o percorso al quale condurrà ad un preciso fine.Stare nella luce non significa di possedere la certezza di rimanerci per sempre ma secondo me nella vita il pericolo è quello di ristagnare nell’assoluto senso di disorientamento spirituale, dove non ci si pone neanche il problema se la scelta fatta è giusta o meno, oppure il pericolo di pensare che tutto ciò che ci è stato tramandato dai Santi profeti, dagli apostoli, dai testimoni che hanno veduto e vissuto le rivelazioni mistiche e le hanno scritte, le hanno fermate nel tempo attraverso diversi mezzi, quali la scrittura, l’arte, la musica,il linguaggio.Dio, Re del cielo e della terra, dell’universo, della vita, dell’esistenza, il sempre Onnipotente e Glorioso Padre Misericordioso al disopra delle potenze e delle maestà, decide di entrare nella storia del mondo in umiltà e mansuetudine e farsi visibile agli occhi dell’umanità, attraverso un fanciullo, nato da Maria Santissima Madre di Dio e Madre dell’umanità, il nome del fanciullo è Gesù Cristo. San Giuseppe sposo di Maria ha seguito passo dopo passo la famiglia e ha salvaguardato l’incolumità di Maria e del bambino Gesù.Dio, potenza al di sopra di tutte le potenze non mostra i suoi muscoli come lo fanno i potenti della terra ma si umilia e si lascia agganciare dagli oppressori, dal male, dalle tenebre, per poi essere crocifisso a riscatto della nostra vita e libertà, della nostra salvezza eterna.Gesù nell’ultima cena insieme ai suoi amici lo dice chiaramente io sarò con voi per sempre tutti i giorni fino alla fine dei tempi, chi mangia di questo pane e beve di questo calice, il mio corpo presente in corpo e spirito in un piccolo pezzetto di pane ’l’ostia” vivrà in eterno è il viatico, per raggiungere il regno dei cieli, è la vera manna caduta dal cielo consegnata da Dio direttamente all’umanità in Cristo Gesù.Purtroppo ancora oggi da parte di chi non crede, vige la logica contorta del pensare che la chiesa sia una istituzione creata dall’uomo, che sia un’istituzione per tenere controllate le masse, o per chissà quale altra menzogna.Gli errori umani nella storia del mondo purtroppo li hanno commessi tutti, ma Dio è perfetto è Amore, e ha formato la chiesa attraverso suo figlio Gesù Cristo, è Cristo stesso che nell’ultima cena ha istituito la Santa chiesa e per mezzo del suo Santo Spirito la sostiene e la rende sempre ricca di grazie.Gesù è chiaro nel dire: “Non chi dice Signore, Signore entra nel regno dei cieli ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli”.Cosa significa questo? Che per chiunque in questa vita, come a maggior ragione per chi possiede il dono del sacramento del sacerdozio la chiamata di Cristo è ancor più esigente nel rendere salda la chiesa nella sua Santità d’appartenenza, infatti chi non segue il Santo vangelo non fa la volontà del Padre.Un giorno Gesù disse: A chiunque fu dato molto, molto sarà richiesto«Sappiate bene questo: “Se il padrone di casa sapesse a che ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti, perché il Figlio dell’uomo verrà nell’ora che non pensate”. Allora Pietro disse: “Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?”. Il Signore rispose: “Qual è dunque l’amministratore fedele e saggio, che il Signore porrà a capo della sua servitù, per distribuire a tempo debito la razione di cibo? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà al suo lavoro. In verità vi dico, lo metterà a capo di tutti i suoi averi. Ma se quel servo dicesse in cuor suo: Il padrone tarda a venire, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverà nel giorno in cui meno se l’aspetta e in un’ora che non sa, e lo punirà con rigore assegnandogli il posto fra gli infedeli.Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche. A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più».Vangelo di S. Luca (12,39-48).Chi utilizza il potere solo a suo vantaggio non va verso la giusta direzione, non rientra nell’Amore di Dio, in quanto Dio che è al di sopra di ogni potere se concede tale talento è perché se ne faccia buon uso per il bene di tutti e in particolare, per gli ultimi, i poveri, per stabilire una dignitosa sopravvivenza in tutte le realtà civili, l’urgenza che oggi giorno emerge sempre più è quella di portare a compimento la giustizia della vera uguaglianza nel mondo intero.Abbattere le politiche del potere che sopra valicano la dignità umana e ristabilire una politica umanistica mirata alla diffusione della salvaguardia dei più indifesi, i bimbi, come per i sofferenti, gli emarginati, gli anziani, le donne, e comunque per tutte quelle situazioni nel mondo che si presentano come le piaghe sanguinanti di Cristo.Ci vuole la consapevolezza di una ragione che superi le barriere dell’ipocrisia, e del timore, sono infatti le politiche dei governi a livello mondiale che devono unirsi per porre fine ad un tragico naufragare in terre lontane di popoli e popoli, e queste persone lo fanno per potersi garantire del cibo o una sicurezza di vita che vada lontano dalle guerre e dalle atrocità.Il potere che Dio consegna all’umanità è il potere dell’umiltà, della mansuetudine, dell’Amore, della solidarietà, del portare al mondo intero la dignità di essere figli di Dio e non schiavi di un potere padronale che si presenta in armi di guerra, di abuso, di illusionismo che induce al condizionamento di quei popoli che non posseggono nulla ed è costretta a sottostare a queste illusioni forzate.Dio ci ha creati liberi e la libertà sussiste nell’amare il prossimo come noi stessi per porre fine per sempre le schiavitù che purtroppo sono ancora presenti in diversi luoghi del mondo.Amare Dio è amare il prossimo come noi stessi!Giunge il tempo della raccolta del grano, quando è il momento della mietitura si scarta l’erbaccia e si ammassa il grano nei granai per poi macinarlo e dalle spighe di grano nasce la sussistenza per la sopravvivenza dell’uomo, “Il pane” la farina, umile e prezioso alimento che viene trasformato in pane!Un giorno ho visto in tv un report dove mostrava  la realtà di vita della gente dell’Etiopia e mi è rimasto impresso quanta miseria che c’è ancora nel mondo, morire per la mancanza di cibo! Una di quelle cose così assurde e ingiuste che ti fanno raccapricciare la ragione del senso di tutto ciò.In questa trasmissione televisiva si poteva vedere la cruda realtà di questi paesi e c’è stato un momento in cui il filmato ha fatto vedere una mamma che preparava, nella sua tenda, il pranzo per la sua famiglia, questo pranzo consisteva unicamente in 2 mestoli di farina versati in una pentola di acqua portata ad ebollizione, ecco! Questo era il loro pranzo.Io mi chiedo: chi, barbaramente può parlare male dei deboli, o delle persone che vengono reputate tali perché si aggrappano alla fede, o dei poveri, degli abbandonati della terra?Una brutale considerazione è di queste persone che la pensano così!Eppur vero che il giudicare non spetta all’uomo, la prima e l’ultima parola è di Cristo e il Padre ha dato tale potere di giudizio al suo unigenito figlio, in quanto egli è Dio misericordioso che disceso in terra ha compiuto la sua giustizia nell’Amore, donando tutto se stesso, ed è in questo Amore che arde, come in quel rovereto, sul monte Sinai ai tempi di Mosè che giustificherà e giudicherà le nostre opere e il nostro credere.Dio è Padre, come un medico premuroso e dedito alla sua missione, cioè alla salvaguardia della salute e vita degli ammalati, così Dio, Onnipotente e Misericordioso agisce nei confronti del mondo intero, dell’umanità, asporta il tessuto necrotico, cioè il male per ricostituirlo in tessuto nuovo e vivo, cioè nella luce del bene, trasfigurati per mezzo della resurrezione di Cristo a vita nuova.Quante ingiustizie conducono la vita dei nostri fratelli, i più piccoli, indifesi, gli ultimi degli ultimi, alla morte?Dio non vuole questo e da spazio alla su infinita sapienza per entrare nei cuori della gente per cambiare il mondo, in un mondo di giustizia, di pace e benessere pari per tutti gli esseri umani.Il compito che l’uomo si è voluto caricare sulle spalle riguardo alla sua indipendenza è un compito gravoso e assolutamente non privo di enorme responsabilità.Dal momento in cui Adamo ed Eva scelsero di seguire le illusioni proposte dal diavolo e cioè che l’uomo potesse diventare come Dio, e quindi disubbidire alle raccomandazioni del Padre, e fare a meno di Dio, questo ha creato tutto il peso delle responsabilità riguardo al futuro del mondo intero e di ogni singola vita umana.Nonostante il nostro vivere nel mondo in indipendenza, l’uomo fa esperienza dell’incapacità di compiere il giusto, il bene, e sperimenta la sua caducità, e impotenza nel sistemare le cose del mondo che a tutt’oggi non vanno per il verso giusto.Dio osserva e interviene, non resta, comunque, immobile innanzi alla condizione umana, dei suoi figli.Questo agire di Dio avviene nelle profondità della vita, del tempo, dello spazio, del cosmo, dalla genesi di una nuova creazione, quindi la nascita di  una nuova vita, fino alla morte della stessa e alla sua rinascita.L’uomo  sugli errori commessi dovrebbe comprendere quanto sia irragionevole pensare di contare solo su se stessi, ma l’ostinazione del male che rema contro il bene è tale che induce l’umanità a ritornare sugli stessi errori compiuti nel passato.La consapevolezza dell’umanità è di giungere al compimento delle parole Sante che furono consegnate a San Giovanni nell’apocalisse, quando in un dato momento, San Giovanni chiede al Signore: quando Signore accadranno tutte queste cose? Prima sarà annunciata la parola del Santo vangelo in ogni luogo della terra “cioè la piena consapevolezza del mondo intero che Cristo è Dio disceso in terra”.C’è un passo che dice: e vedranno il figlio dell’uomo venire dalle nubi, in gloria, e ogni popolo  della terra  si batterà in petto per dire mia culpa, mia culpa, questo per non aver creduto in te, e non aver posto la fiducia e la  vita alla tua Santa volontà!!
Il Signore ritornerà senza tanto fracasso come un soffice velo di vento  silenzioso che sorvola le vette in sormontate Egli tornerà dall’alto dei cieli!
Cascino Antonio

Sentire per scrivere.
L’Amore non avrà mai fine!Quanti di noi si son chiesti: “tutto questo pensare e scrivere da dove proviene?È  il sogno dell’uomo o è l’anima assetata di verità, oppure è la verità scolpita nel cuore dell’uomo dalla volontà di Dio?”Io penso che dare delle risposte certe a queste domande non è possibile se non con la ragione del cuore.Fin da piccoli si sente la spinta a voler fare qualcosa che attrae la volontà, è l’essere trascinati dal fascino della bellezza con cui si mostra l’attrattiva che ha scaturito tale scintilla!La voglia di unirsi al fascino che attrae il cuore dell’uomo è come immaginare di vedere una lunga corda, dove a tratti vi sono dei nodi corrispondenti a diverse realtà della vita, questa corda non viene tirata da noi,ma da qualcun altro!Ciò che l’uomo possiede è il suo camminare sopra questa corda, possiamo immaginare la corda come la vita che scorre con i suoi diversi aspetti e realtà.Al termine di questa corda troveremo le mani di Dio che hanno tirato la nostra vita a se, evitando che i suoi figli si aggrovigliassero nei nodi del materialismo e dell’infedeltà.“Vorrei che il tempo non passasse, eppure passa“!Non perché la vita debba essere arrestata nel suo crescere, ma per amore, vorrei che il tempo conoscesse me come semplice passante.In questo andare avanti, l’unico mezzo per sfidare la freccia infuocata del tempo è il pensiero.La capacità del pensare supera il tempo, non perché il tempo possieda poca capacità o potenzialità.Il tempo è mistico e inaccessibile se non attraverso l’infinita sapienza di Dio.Dirigersi indietro, nel passato, l’unica che può farlo nella vita materiale dell’uomo è il pensiero.Il pensare è un opera d’arte, è tutt’altro che materia, è la macchina del tempo che ci permette di poter andare avanti, verso il futuro con l’immaginazione e verso il passato con le esperienze vissute.La mente, possiede un’orchestra, con la possibilità di poter utilizzare diversi strumenti, per creare la composizione di un’opera o di un concerto di idee.Queste idee che provengono dalle profondità dell’anima, hanno toccato la luce Divina, o le tenebre infernali e da tali profondità come un pescatore tira su sulla sua barca la rete, senza sapere quale sarà l’esito della sua pesca, così è per gli occhi bendati dell’animo umano, che ha assorbito in se opere compiute nel male.“Il movimento delle labbra, le rughe della pelle, i passi fugaci della gente, le auto, senza sosta attraversano le città, il sorgere del sole e il suo tramontare, la luna, sorta nella notte, va via alle prime ore della mattina, alternanza di una danza, movimenti ondulanti, gettito di acque provenienti dai ghiacciai, infondono la terra come fertile avvenire della nuova umanità”.Cascino Antonio

 

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