ANIME SENZA CONFINI

Anime senza confini

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Avrei voluto che il mondo assomigliasse a te “anima senza confini”!

Era il tempo delle mele: Si!

Proprio come in quel film famoso dove gli anni splendevano attraverso i sogni della adolescenza e ti facevano assaporare la libertà incondizionata.

La fanciullezza era quella realtà dove poter spaziare in ogni sogno per sentirsi liberi.

Purtroppo non tutti i fanciulli del mondo hanno avuto la stessa possibilità di assaporare tale libertà e a tutta ora chissà quanti bambini vivono ancora la cruda realtà della guerra, della povertà, delle ingiustizie, degli abusi. Bambini imprigionati dal male.

Il male procurato dall’uomo.

Chiusa questa parentesi davvero triste ho ritenuto di iniziare a scrivere questo libro partendo da un episodio accadutomi in tenera età dove ha lasciato in me la scia di una riflessione più attenta poi in età adulta.

Una mattina d’estate mentre percorrevo il viottolo di una delle tante stradine di Napoli, “la mia città nativa” per dirigermi dai miei amici, d’improvviso comparve innanzi ai miei piedi, saltellando, un uccellino tutto color giallo accecante.

Appena lo vidi pensai: “ma cosa fa quel canarino vuol prendermi in giro”? Ora batto le mani così subito riprenderà il volo, niente da fare l’uccellino non si alzò in volo e rimase davanti a me continuando a saltellare,così provai a prenderlo e con sorprendente semplicità si fece afferrare e in un batter d’occhio me lo trovai tutto aggrovigliato nel palmo della mia mano.

Dentro di me si fece sentire una voce che mi ripeteva: “Un uccello che non sa volare prima o poi finirà sotto un’auto o in pasto a qualche gatto randagio”!

Così da quel giorno in poi quel buffo canarino rimase con me.

Decisi di comprare una gabbia che aveva una piccola altalena e una vaschetta con dell’acqua dove di tanto in tanto l’uccellino poteva immergere le sue piume e farsi un bel bagno.

Appena misi il canarino dentro la sua nuova casa, “chiamiamola così” per rendere meno crudo il nome di gabbia; subito si trovò a suo agio cinguettando e dondolando su quella piccola altalena e tuffandosi dentro alla piccola piscina.

Il canarino non fece una piega sembrava quasi come se fosse stato sempre in quella gabbia appesa fuori al terrazzo di casa mia.

Trascorse il tempo come di dovuto e io e mio fratello un giorno decidemmo di comprare un cardellino, ci sembrava che la canarina fosse sola e bisognosa di un amico.

Dopo qualche mese i due uccellini misero su famiglia e nacquero 3 piccoli uccellini “erano davvero belli”!

Avevano un colore misto tra il giallo, il blu e il verde.

Durante la settimana, come al solito, io e mio fratello dovevamo pulire la gabbia e in quel giorno notai che i tre piccoli nascituri avevano maturato già le ali per poter volare, infatti neanche il tempo di aprire la gabbia per poterla pulire che in quel medesimo istante i tre uccellini se ne volarono via.

Poi con il passare del tempo la canarina e il cardellino morirono.

Da questo ricordo traggo il senso egoistico dell’uomo a cui lega il suo esistere in azioni che pensa che possano essere giuste e rimediare la sorte indotta comunque dall’uomo nei confronti di creature come gli uccelli che sono state create libere per poter volare, su in cielo e chiudendole dentro squallide gabbie di ferro.

Se quel canarino fosse nato in libertà come tutti i volatili esistenti in natura, non sarebbe finito in una gabbia!

Poter volare come un uccello “quale diletto più bello”!

Ho sempre percepito il grande fascino nei confronti di esseri capaci di volare e tra questi esseri materialmente visibili quale gli uccelli, l’uomo ha ricavato la possibilità di creare e perfezionare macchine capaci di volare.

Sono convinto che gli esseri non visibili all’occhio umano ma percettibili all’occhio spirituale, dove hanno la possibilità di volare in dimensioni del tutto inaccessibili all’uomo corporale, quale quella della dimensione trascendentale, sono gli Angeli.

La malattia è una delle tante situazioni che con invadenza e quando meno uno se lo aspetta può entrare nella propria vita.

La malattia vissuta senza una speranza futura diventa per l’anima della persona che si è ammalata come una gabbia.

Un giorno come tutti gli altri mi sono trovato ad essere anche io il protagonista della malattia che con forza mi trascinò nel suo vortice d’ombra.

Una delle tante cose che in quel momento mi ha aiutato a poter spaziare al di là della materia, per rendere l’impeto della sofferenza corporale quale mezzo per poter elevare la mia anima dall’attaccamento al corpo è stato quello di Pregare, pregare in continuazione e in particolar modo nei momenti più cupi e incerti del decorso della patologia.

La preghiera che intensamente ripetevo era l’Ave Maria, non ero io che cercavo la preghiera ma era la preghiera che entrava in me come aiuto e speranza certa.

Ripetevo spesso anche quel passo che dice: “Il Signore è il mio Pastore non manco di nulla”

Non so come ma in quei momenti ho avuto anche il dono di immaginare di essere un aquila in volo e questa possibilità ha dato in me la capacità di uscire da quel corpo statico e malato, per poi potersi alzare in volo, su, in cielo, sfiorando le cime delle alte montagne, normalmente irraggiungibili da qualsiasi essere umano.

La mia immaginazione per poter uscire fuori da quel corpo materiale aveva scelto l’aquila, spesso durante la radioterapia mi alzavo in volo spalancando le ali, i movimenti delle ali si immergevano nella mia mente e sfioravo con le dita delle mani le acque dei fiumi, dei laghi, del mare o dell’oceano, in quel momento ero “un’anima senza confini” non c’era più alcun limite o confine intorno a me.

Il dono perfetto, dopo la preghiera, probabilmente era quello di aver ricevuto in momenti della giornata la possibilità di uscire dal corpo malato e lo facevo attraverso la mente, con l’anima pronta a volare al di là dei sogni, al di là delle situazioni che giravano intorno al mio stato di salute precario.

Di tanto in tanto dovevo subire terapie e raggi, mi bombardavano la zona malata attraversando il volto e per poter fare questo dovevo indossare una maschera tutta chiusa, con appena un piccolo foro in prossimità della bocca per poter respirare.

Attraverso questa maschera potevo intravedere appena, appena, un po’ di luce e questo era possibile grazie ai piccolissimi fori presenti su tutta la maschera.

Con questa maschera agganciata al lettino della radioterapia sembravo un condannato alla pena di morte, la maschera aveva delle cinghie che venivano agganciate alle estremità del lettino per evitare durante la radioterapia il movimento della testa e questo calvario durava circa 25 minuti a seduta avvolte anche 30 minuti.

Ogni giorno per ben 33 (trentatrè) sedute dovevo essere pronto lì su quel lettino dal costo di circa 70 mila euro per curarmi dal male.

La macchina che sprigionava i raggi sembrava un arma spaziale, si muoveva come un robot e girava in torno alla testa, su, giù, di lato, sembrava di essere in quei film di fantascienza dove si vedevano queste macchine extraterrestre che sparavano fasci di laser invece la macchina della radioterapia sparava raggi invisibili ma veramente possenti.

Ogni giorno, grazie a Dio ero spiritualmente pronto per praticare la terapia, rispetto ai primi giorni iniziai a vedere quel lettino come una sorta di navicella che mi trasportava lontano dal mondo, entravo nella mia immaginazione dove a momenti sarei decollato attraverso le ali di una magnifica aquila.

Il percorso che sceglieva la mia immaginazione era quasi sempre lo stesso e cioè volare al di sopra delle montagne, non oso dire quanto era sublime poter vivere quella esperienza.

Toccare con la sensibilità profonda dell’anima, del cuore, della mente spazi inaccessibili all’uomo.

Lo stato debilitante della malattia ti porta alla completa dipendenza di un viaggio senza destinazione, un percorso ignoto, sembra quasi come se ad ogni momento della giornata ti si presenta davanti una nuova porta tu bussi nella speranza che ti apra qualcuno e ti dica: “siamo arrivati a buon fine ora puoi mollare tutto ciò che ti appartiene, la tua carcassa, i tuoi sacrifici, i tuoi risparmi, gli affetti, e quanto altro ci tiene attaccati alla terra, sia materialmente che sentimentalmente e venire via con me”.

Dopo aver bussato la prima porta se passi avanti e se ne presenta un’altra non sai chi ti aprirà la seconda volta o cosa ci sarà oltre.

Dentro di me percepivo una marcata certezza che la persona la quale mi avrebbe aperto le tante porte che mi trovavo dinanzi fosse Lui, Gesù!

Questa percezione rendeva la mia anima quieta, così tranquilla che all’aprirsi di una nuova porta non esitavo proseguire, senza fermarmi o guardare indietro.

Avevo la speranza certa di oltrepassare ogni confine ma non dipendeva da me possedere questa certezza ma proveniva dal buon cuore di Maria che con suo figlio Gesù Cristo ha elargito in me la grazia della serenità.

Quando qualcuno prega per te lo fa tramite un Santo o direttamente a Cristo, o alla Madonna, il Santo a sua volta presenta tutte le preghiere a Cristo e per intercessione di questi Santi si scaturisce un movimento spirituale che pervade l’intimo della persona per la quale si è pregato.

La preghiera è una forza enorme e nello stesso tempo possiede un’intimità assoluta, infatti avvolte si pensa che con le preghiere non si ottiene ciò che uno si aspettava di ottenere ma non è così!

Il Signore già conosce le nostre richieste e le prende ancora più in considerazione quando noi preghiamo.

Siccome dopo una preghiera ci si aspetta sempre quel che desideriamo in positivo, quando ciò non avviene pensiamo che non è valso a nulla pregare.

Vi sono due sfere dimensionali nell’uomo una corporale, quindi l’esterno, e una spirituale, cioè l’interno, tutto ciò che può accadere all’esterno lo possono percepire tutti come ad esempio nel caso di essere risanati da una malattia quindi per una guarigione, mentre quello che avviene all’interno non può essere visto in quanto viene sperimentato unicamente nell’intimo della persona che in quel momento riceve la grazia come ad esempio la grazia della guarigione spirituale o conversione.

Vi sono anche tante altre situazioni in cui la preghiera agisce e magari nessuno sa in che cosa ha agito se non si vedono i frutti, ma è pur vero che in questo caso entriamo nel mistero inaccessibile dell’operare di Cristo in noi.

Avvolte mi soffermo a pensare quante anime vi sono sulla terra che soffrono, quante anime si trovano a combattere il proprio stato di salute nei letti di un ospedale.

Altre volte penso anche a chi non ha la possibilità di essere curato in ospedale, in queste realtà non hanno neanche a disposizione i medicinali per curarsi e vi sono paesi dove le persone muoiono per delle malattia che possono essere tranquillamente debellate da medicinali che esistono in commercio.

In questi paesi la vita media di sopravvivenza è molto bassa, in gran parte del mondo non si muore solo per l’impossibilità di poter avere a portata di mano le medicine giuste per curarsi ma anche per l’assenza di cibo e in ogni momento solo in Africa muoiono di fame o da mal nutrimento tanti bambini, adulti, e vecchi.

Ho incontrato persone che hanno vissuto il loro calvario nella sofferenza fisica in un modo che io personalmente non sapevo dare spiegazioni, ricordo ancora quando ho visto nei volti di alcuni ammalati come se si sprigionasse una luce di serenità e di fiducia.

Nonostante il sapere del loro stato di salute grave sembrava come se in queste persone vi fosse qualcuno che li sorreggesse spiritualmente entrando in intimità nella loro anima e rassicurandoli.

Secondo me anche queste sono enormi grazie che Dio concede a i suoi figli, Dio concede il dono della grazia a coloro che si lasciano guidare dal suo Amore, un Amore di Padre che ci sostiene nelle prove della vita, non vi sono altre spiegazioni se non queste a così tanta speranza e serenità presente nei cuori delle persone che hanno fede.

Dio elargisce la sua grazia a suo piacimento, anche lì dove magari non c’è fede e questo movimento di grazia gratuito proviene dalla sua infinita misericordia e dal suo impietosirsi delle nostre miserie.

Quando il Signore decide una cosa non vi è nessuna altra situazione che può cambiare tale decorso, sul Sinai innanzi a Mose Dio si rivelò nel rovereto che ardeva e disse: “Io sono colui che sono” l’onnipotente, il presente sempre eterno e quando Dio disse a Mose che non sarebbe entrato nella terra promessa, Mose ubbidì ed è in questa ubbidienza che il Signore riconosce la fiducia e la fede che i suoi figli hanno riposto in Lui per poter portare a termine i suoi Santi progetti per la salvezza dell’umanità.

Questo riporre fiducia in Dio genera una alleanza tra fede e ragione, tra Dio e l’uomo.

Si può essere certi che quando si ha veramente fiducia nell’Amore di Dio Padre, nella nostra vita non mancherà mai al nostro fianco la presenza viva di Cristo.

La differenza che ci può essere tra una persona che vive la fede e un’altra che la rifiuta è che la prima riconosce e ringrazia Dio per tutte le grazie ricevute, mentre la seconda anche se ha ricevuto delle grazie per infinita misericordia di Dio non le riconosce, oppure intestardito pensa che sia il caso, o la fortuna a voler che le cose andassero per il verso giusto.

Vi sono persone che sono predestinate e non lo sanno, non hanno ancora raggiunto tale consapevolezza di tale dono immenso.

Dio è il sommo bene è il creatore di tutte le cose visibili e invisibili, quando Egli sceglie delle persone lo fa a colpo sicuro e senza alcun indugio, come quando Cristo scelse i suoi 12 apostoli, li chiamò a se per nome.

Le vie del Signore sono imperscrutabili, i suoi disegni sono inaccessibili, cosa saremmo mai stati se la vita non fosse stata creata per noi?

Non saremmo esistiti!

Non ci sarebbe stata la possibilità di pensare, ragionare, di conoscere la verità!

Quale è la verità?

Dio ha scelto di generarci, e siccome siamo farina del suo sacco non permetterà che l’uomo si riduca a vile destino animalesco ma Dio lascia la sua scia perché in ogni momento, in ogni epoca venga riconosciuto il suo operare, la sua presenza in mezzo a noi e per rendere concreta la sua presenza lo fa attraverso il suo figlio unigenito Gesù Cristo.

Cristo s’immerge in un piccolissimo pezzetto di ostia e si dona a noi nell’umiltà.

L’umiltà!

Quante volte si vede che un ammalato prima poteva essere sempre stata una persona presuntuosa o arrogante e invece la sofferenza comunque inaccettabile per la sua drammaticità, lo ha umiliato, reso mansueto.

Allora queste persone incominciano a scoprire in se altri sentimenti che in salute non li percepivano in quanto il cuore era indurito.

Non tutti dopo una esperienza di malattia possono cambiare in meglio e questo secondo me perché non hanno ascoltato bene quella parte di sensibilità che emergeva fuori dal loro cuore, hanno voluto resistere a tale sensibilità e si sono irrigiditi maggiormente.

Comunque il segno resta, la frenata brusca lascia la striscia dei pneumatici, per noi questa striscia è un territorio nuovo che si è aperto nel cuore anche se è un piccolo territorio, comunque esiste ed è del tutto nuovo per chi non lo conoscesse prima.

Il respiro tira giù l’ossigeno e i polmoni si dilatano è così per coloro che hanno attraversato l’esperienza della sofferenza, per coloro che avevano il cuore indurito.

Oltre ad aver vissuto personalmente l’esperienza della malattia, sono stato sempre a contatto con gli ammalati in quanto la mia professione sanitaria è quella di essere Infermiere.

Quante anime ho potuto conoscere, tra sofferenza e speranza!

Quante ancora che nella loro speranza li ho accompagnati al passaggio da questa vita all’altra!

Alcuni ponevano le loro speranze di guarigione unicamente nella cura in qualcosa di materiale che avrebbe potuto dare loro la salvezza, ma infine io potevo meditare che quelle speranze certamente buone non erano comunque speranze certe e quando possibile se potevo aprivo qualche spiraglio di luce attraverso una speranza del tutto diversa ma certa almeno per tutto ed era quello di parlare della fede.

Non è facile in momenti così incerti quale la malattia parlare di fede e pure se qualcosa arriva al cuore della persona ammalata il suo porsi nella speranza diventa come una lancetta della bussola che si dirige verso il magnete che lo attrae e questo magnete è Dio.

Se la vita viene vissuta senza un fine ultimo è come averla vissuta in una gabbia!

Le anime di queste persone che hanno posto il loro senso d’esistere unicamente alle cose materiali sono come degli uccelli in gabbia, sono anime dove durante e alla fine della loro esistenza sono obbligati a sostare lungo un confine senza poter andare oltre e questo confine è stato creato dalla loro stessa incredulità o per dire meglio infedeltà, non hanno riposto la fiducia in Dio dimenticandosi del dono della fede.

Le persone che riconoscono la vita come dono di Dio hanno come meta del loro vivere, il principio e fine ultimo in Cristo e cioè un’anima che desidera essere proiettata al di là di ogni confine che sfocia nella vita eterna.

Gesù ha detto: “Chi crede in me non morirà e vivrà in eterno” vivere in eterno, è varcare i confini della schiavitù per poter giungere nella completa libertà, senza limiti di spazio e di tempo.

“Ciò che è impossibile agli uomini è possibile a Dio”!

Non ci si può illudere che tutti coloro che hanno fede e si sono comportati come autentici cristiani, dopo questa vita giungano immediatamente al di là dei confini.

Sarebbe davvero stato invano il sacrificio di Gesù se noi ponessimo la nostra salvezza unicamente grazie alle nostre opere, o alla nostra fede.

Certamente Cristo lo ha detto: “Se aveste fede quanto un granello di senape potreste dire a questo monte di spostarsi da un luogo all’altro e gettarsi in mare”.

Però, noi chiediamoci cosa intendiamo per la parola fede.

Secondo me aver fede è porre la propria fiducia in Dio, perché attraverso la fiducia e l’obbedienza a Dio, ai suoi comandamenti, si concretizza la fede nel riconoscere il sacrificio di Gesù unica salvezza per ognuno di noi e per tutta l’umanità.

Fede = Fiducia e obbedienza a Dio, ai suoi comandamenti.

Fede = Salvezza a chi Crede in Cristo figlio di Dio e al suo vangelo.

Salvezza = Sacrificio di Cristo a riscatto della vita di ogni essere umano.

Ad ogni giorno che passa, ad ogni istante, il tempo si fa padrone della vita e come un treno ad alta velocità percorre i binari della nostra esistenza, questo tempo che senza pietà va avanti.

Durante gli istanti formati da millesimi di secondi, da minuti, da ore, da giorni, da settimane, da mesi,da anni……..cosa resta?

Le singole persone hanno un loro tempo prestabilito, è come quando qualcuno imposta la sveglia ad un ora precisa, così io penso che sia per noi.

La vita concessa ad ogni essere umano possiede una sua storia e in questa personale realtà individuale nel frattempo vi sono tante altre storie di vite che passano.

Il tempo delle singole anime ha un peso differente rispetto alla realtà in cui si trovano a vivere la loro esistenza e questo non perché ognuno è diversi innanzi a Dio ma perché l’uomo in date realtà sociali crea situazioni di vita disumane.

La differenza che c’è tra me e te!

Tu lontano chissà dove!

Oppure vicino quanto mai, ma il frenetico andare della civiltà moderna dove vi è il benessere che fa da padrone solo per una cerchia di persone, avvolte ha la capacità di nascondere i volti di quei fratelli bisognosi che nonostante si trovino a vivere in una società civile dove ringraziando Dio non vi sono guerre, o atroci dittature, magari in questo contesto apparente tutto sembra apposto, e nel frattempo questi fratelli vivono la loro vita, il loro tempo concesso in una inaccettabile situazione di precariato, sia per il lavoro che per il riconoscimento della loro dignità personale.

Stiamo parlando non solo di quelle persone che vengono da altri paesi ma di tutte quelle persone, che trascorrono i loro momenti di vita quale dono di Dio in uno stato di continuo bisogno eppure anche in queste realtà sociali il potere, come padrone maschera bene le contraddittorietà di uno stato in cui il diritto ad una vita dignitosa dovrebbe essere in primo posto salvaguardata e questo no per giuste cause politiche ma in nome di Dio, Padre e Giudice giusto innanzi ad ogni suo figlio.

Gesù ha detto: “Gli ultimi saranno i primi e io penso non solo gli ultimi nell’umiltà, nella semplicità, nell’ignoranza, ma specialmente gli ultimi nella povertà”.

Nella vita di tutti i giorni vi sono situazioni che hanno dello speciale e non sempre si riesce a percepire l’eccezionalità dei messaggi che ci vengono inviati dall’alto, questo perché o non si è in sintonia con il dono della fede o perché troppo presi da altre cose.

Nonostante tutto ognuno di noi corre sempre verso le attrazioni effimere che attraggono l’ego.

Vi sono infinite cose che tendono a disorientare la vita spirituale delle persone e se non fosse per grazia di Dio noi saremmo avviluppati nel disperato sacco della cecità spirituale.

L’anima ha necessità di esplorare i luoghi della pace, della serenità,della concordia, del bene e di tutto ciò che và al di sopra del materialismo.

Se ci pensiamo un anima che è conforme al materialismo non trova armonia con le intenzioni buone e questo perché di mezzo c’è sempre l’interesse al superfluo anziché all’essenziale.

Le parole di Gesù risuonano in tutti gli angoli della terra e le sue Sante parole sono una lama a doppio taglio che penetrano in profondità, nell’intimo della persona, apportando e generando anche dei conflitti interiori che comunque servono per una rinascita del cuore.

Il cuore viene alimentato dalle parole Sante di Cristo e una volta che si ricolma di fiducia nella fede, diventa bacino di riserva per la propria anima.

La mente e il cuore hanno una fondamentale importanza nella crescita spirituale dell’anima nessuna delle due può sussistere in armonia se non fosse sostenuta e rigenerata continuamente dalla grazia di Dio.

Quando Gesù dice: “dove sarà il tuo cuore lì sarà il tuo tesoro” non vi sono altre spiegazioni per capire quanto sia indispensabile per ogni persona disporre il proprio cuore alla grazia e ricevere gratuitamente la salvezza.

Il problema fondamentale per chi invece fa resistenza alla venuta dello Spirito Santo è l’ostinazione all’incompatibilità tra il proprio ego carnale con quello della grazia spirituale.

Il movimento delle ali di un uccello come ad esempio il gabbiano o un aquila rispecchiano il movimento aggraziato della libertà e non a caso tutti alla vista di un tale movimento rimangono incantati è come se in quel momento il tempo si fermasse e anche noi desiderosi, quasi invidiosi di quel sublime dono del volare concesso a umili creature quali gli uccelli, siamo destinati ad un volo ben diverso ed è quello riservato agli Angeli.

Gesù in una delle sue parabole descrive con chiarezza il destino dell’uomo e quando uno dei farisei gli chiede: “Maestro quando ad una donna gli muore il marito e poi la donna ne sposa un altro, nel momento in cui si ritroveranno nel regno dei cieli di chi sarà sposa la donna al primo o al secondo marito”?

Allora Gesù risponde: “ In verità vi dico quando si è nel regno dei cieli tutti diventeranno come Angeli, non ci sarà ne moglie ne marito, ma tutti simili agli Angeli” liberi di volare nell’eterno Amore di Dio, tutti insieme, con gioia e letizia.

Noi possiamo solo immaginare come gli Angeli si muovono da un luogo all’altro, la nostra immaginazione è però circoscritta dal vincolo della materia e così pensiamo che il muoversi di un Angelo possa essere, magari simile a quello di un uccello, ma per quanto sia che già immaginare che creature come gli Angeli possano volare diventa una meravigliosa intuizione secondo me nella realtà trascendentale il moto di un Angelo avviene in tutto altro modo.

Gli Angeli sono rappresentati con grandi ali bianche per me queste ali bianche sono lo Spirito di nostro Signore che come un mantello avvolge i suoi figli rendendoli capaci di non avere più confini o spazi delimitati dove poter dirigersi e questo è possibile proprio perché Dio, il suo Santo Spirito, è onnipresente.

Quando l’anima di una persona è in balia del potere, dell’odio, del male, dell’infedeltà, si chiude nel brivido oscuro della perdizione, dove il più delle volte se non interviene personalmente Dio attraverso la sua Santa Grazia la vita di questa anima si perde.

Nella bibbia c’è un passo che dice: “ Non abbiate paura di coloro che uccidono il corpo ma piuttosto abbiate timore di colui che ha il potere di far perire l’anima” cosa vuol dire questo?

Secondo me sono ben chiare le Sante parole e dicono: attenzione! C’è colui che ha creato la vita, i cieli, la terra, e ogni cosa che comunque giudicherà tutti secondo un giudizio d’Amore, chi si trova in una situazione in cui compie le opere del diavolo e non si converte realmente in colui che compie le opere buone e cioè Dio, perde l’anima e definitivamente non ha più possibilità di vivere in eterno come promesso da Gesù.

Nella storia quanti martiri innocenti e Santi sono stati uccisi o quante persone innocenti sono stati uccisi!

Ecco che Dio ci dice non abbiate paura di coloro che uccidono il corpo, potrà sembrare che il male abbia sconfitto il bene, abbia con prepotenza affermato il suo potere sulla vita, ma in verità tutti coloro che sono periti in Dio come ad esempio anche per i tanti ebrei nell’olocausto o chissà per quante altre persone innocenti, Dio nell’immediatezza li ha risorti a vita eterna.

In realtà le cose che noi pensiamo possono e non possono essere vere se non con l’intuizione di aver ascoltato nelle profondità del cuore le parole che introducono l’uomo in spazi nuovi, dove non hanno nulla di scontato o prevedibile rispetto a quello che normalmente propone o offre la vita terrena.

La delicata sensibilità dell’essere umano è del tutto corrotta e questa situazione pone la nostra vita in una sorta di virtuale realtà in quanto, l’anima ha la tendenza dinamica verso la traiettoria che si definisce e completa al vertice dei vertici, cioè in Dio.

Mentre il materialismo crea difformità enormi e ingiustizie indiscriminate, allungando distanze tra le diverse realtà umane.

Il misticismo trascendentale dell’essere spirituale spalanca orizzonti dove l’infinito diventa indefinibile e nel contempo, l’anima contemplativa viene assorbita in una dimensione del tutto nuova e contrastante la materia.

Immaginiamo una candela, la fiamma sciogliendo la cera prima o poi terminerà di rimanere accesa eppure se la fiamma la si alimenta con l’ossigeno aumenterà la sua capacità di combustione con i combustibili.

L’elemento fondamentale perché avvenga che la fiamma trovi spazio per crescere è l’ossigeno e il combustibile!

Per l’anima umana l’elemento fondamentale per crescere nello spirito è lo Spirito Santo, la preparazione a questa crescita ce la dona Cristo.

Gesù, disse: “Il figlio dell’uomo verrà condannato e ucciso, ma dopo tre giorni Dio lo farà risorgere”

Se Gesù non fosse morto in croce e risuscitato, noi tutti non avremmo ricevuto lo Spirito Santo.

Ce lo dice lo stesso Gesù quando ci dice: “In verità vi dico il regno dei cieli è qui in mezzo a voi e ancora, io sarò con voi fino alla fine dei tempi”.

Liberi di sentire tutte le emozioni “questo è il motto dell’ideologia del momento” e poi?

Cosa resta?

Nelle nostre convinzioni, molto fragili dal punto di vista umano, le persone tendono a sperare in una speranza consumistica, dove tutto ciò che si può sfruttare al meglio in questa vita la si desidera a tutti i costi per poter in fine sentirsi soddisfatti, ma non è altro che un’illusione!

La vera speranza non la si trova nella ricchezza delle cose terrene ma nella ricchezza dei valori umani, cristiani, spirituali, la speranza del domani, del futuro, del mistero trascendentale che opera in noi è in continua ascesi per coloro che credono in Cristo.

Se non si ha la capacità di portare il bene nella pratica di tutti i giorni e quindi di materializzare questo bene in opere non bisogna demoralizzarsi o pensare che il bene che si sente dentro ad esempio non serva a nulla!

L’anima che si pone in uno stato di attesa è comunque un anima vigile, attenta!

Gesù ha detto: “Pregate e vegliate perchè non conoscete quando verrà l’ora” anche se nella vita personale di ognuno di noi sembra che tutto ciò che si muove è a favore di interessi materiali non bisogna far si che venga abbandonata la Grazia del bene in quanto come tale è un dono che Dio concede alle anime che hanno disposto il loro cuore alla venuta dello Spirito Santo.

Sempre Gesù ha detto: “tutto ciò che entra dalla bocca non contamina l’uomo, ma è ciò che esce dal di dentro dell’uomo che contamina” infatti è dal cuore che nascono le intenzioni cattive e che contaminano l’uomo. Quando noi compiamo il bene non lo compiamo grazie a noi ma grazie a Dio che trova dimora nei cuori di chi lo ama, in questo caso il cuore diventa tempio di Dio dove l’anima della persona che riceve la grazia della presenza dello Spirito Santo diventa strumento dell’Amore del Signore.

Questo Amore anche se trova ostacoli emana la luce della presenza salvifica della grazia di Gesu Cristo nostro Signore.

Non è necessario compiere opere grandi per potere essere testimoni dell’Amore di Cristo ma anche attraverso piccoli segni e gesti si compie la volontà di Dio.

La parola è già uno strumento che il Signore adopera in noi per far conoscere il suo Amore, e questo avviene attraverso l’evangelizzazione, la conoscenza di Gesù Cristo figlio di Dio.

Due Angeli in veste bianca si posero uno ai piedi e l’altro al capo del mio letto in ginocchio pregavano e io non ero capace di vedere il loro volto in quanto erano coperti dal bianco cappuccio, stavo sognando ma questo sogno è rimasto un ricordo vero, come se fosse accaduto realmente, infatti io credo che attraverso i sogni si possono ricevere messaggi ben precisi e poter realmente vedere persone che sono in cielo o fatti che sono accaduti o che dovranno accadere in futuro.

Gli Angeli sono creature infinitamente sensibili e sono sicuro che queste anime senza confini si trovano ovunque, tempi fa non sentivo, oppure non era ancora così percepita in me la presenza del mio Angelo custode, c’e l’ho avuto sempre al fianco e anche se credevo in lui in me non era ancora maturata la consapevolezza della sua reale presenza.

Ultimamente mi sono trovato a leggere un umile opuscolo dove dei Gesuiti hanno approfondito lo studio degli Angeli e io sono rimasto molto colpito da quello che si conosce a riguardo di queste creature luminose.

Intanto anche se io non ho avuto grosse nozioni in merito all’argomento sugli Angeli, con quello che c’era scritto in quel opuscolo mi sono trovato in molte cose era come se io già conoscessi quei particolari che evidenziavano i Gesuiti dell’esistenza e del come sono fatti o del come si muovono e o in che modo si possono manifestare nella vita di ognuno di noi gli Angeli.

Gli Angeli sono creature spirituali dove contemplano il volto irradiante di Dio e per questo motivo il corpo spirituale degli Angeli è avvolto dalla luce costante dello Spirito Santo “ Luce di Dio che emana nel suo splendore infinito lava incandescente, di un Amore incorruttibile e sempre eterno, per la vita”.

Queste anime spirituali cioè gli Angeli in condizioni a noi sconosciute e per motivi che noi non possiamo comprendere o non ci è data la possibilità di conoscere in precisi momenti della nostra vita si possono anche manifestare in corpo materiale.

Il moto degli angeli è senza limiti di tempo e di spazio, quando avviene un evento quale la comparsa di un Angelo in carne ed ossa non avviene mai per un tempo lungo, oppure se quel Angelo destinato a quella persona, sempre per grazia di Dio, si manifesta corporalmente lo fa per breve periodo di tempo, dando indicazioni indispensabili alla persona destinatagli da Dio.

Queste indicazioni possono cambiare la vita delle persone e condurle ad una vita migliore che tende ad avvicinarsi alla conoscenza di Dio.

Avvolte può avvenire che un Angelo affianchi una persona anche solo per un giorno e magari a frazioni di tempo, cioè lo si vede, gli si parla e lui si pone in una condizione d’ascolta, poi durante la giornata magari lo si perde di vista e si pensa chissà chi era quella persona gentile e misteriosa, le persone che hanno ricevuto la grazia di poter vedere materialmente un Angelo hanno assunto in se la scia di un avvenimento eccezionale che si differenzia da tutti gli altri incontri normali, in poche parole un incontro a carattere eccezionale che ha lasciato un impronta indelebile.

Quando un essere così meraviglioso come l’Angelo si rivela ai tuoi occhi non comprendi immediatamente che si tratta di un’anima spirituale proveniente dalla realtà trascendentale, anche perché la vedi in carne ed ossa quindi la possibilità di riconoscerlo avviene in un secondo momento quando l’Angelo è già dipartito dalla sua missione.

È chiaro che vi sono state persone come ad esempio i Santi che hanno avuto il dono di poterli vedere nelle visioni d’estasi, come hanno potuto vedere anche la Madonna o Gesù, ma stiamo parlando comunque di quegli avvenimenti mistici che per grazia di Dio hanno ricevuto solo determinate anime.

A chi non è accaduto di dire delle parole come: “Era proprio un Angelo, una persona speciale, buona, altruista, generosa tutto questo è detto per chi ha lasciato in questa vita il segno delle sue azioni buone, o perché era una persona buona, oppure per i bimbi che sono anime innocenti e che faranno parte della schiera degli Angeli di Dio”.

Ma quando si parla di quelle anime che sono dipartite da questa vita all’altra e sono diventati nel regno di Dio degli Angeli, si parla di quegli Angeli che sono al nostro fianco e che sono stati assegnati ad ognuno di noi secondo i disegni di nostro Signore.

Quindi l’Angelo che si manifesta corporalmente è il tuo Angelo custode che per un motivo ben preciso ha lo scopo di lasciare in te quel alone d’esperienza mistica, quel punto interrogativo che per tutta la vita te lo porterai con te e che ti accompagnerà sempre fino al giungere della verità.

Anni fa in ospedale incontrai una conoscente che era stata ricoverata per gravi motivi di salute e al suo fianco c’era una persona, lei me lo presentò e mi disse che era il suo ragazzo.

Ci mettemmo un po’a chiacchierare, io parlavo più con lei che con il suo ragazzo in quanto lui era di poche parole, allora questa mia conoscente che è poi una collega di lavoro, mi disse che il suo ragazzo era un chirurgo.

Questa mia collega mi disse che il suo ragazzo non la lasciava mai era sempre al suo fianco e specialmente in quei momenti.

Dopo alcuni anni ho rincontrato questa mia collega ed era in forma con le lacrime agli occhi mi disse sai ora sono guarita ma dopo che sono uscita io dal pericolo di quella malattia si è ammalato il mio ragazzo e purtroppo è morto.

Questo suo ragazzo che l’aveva conosciuto appena da un anno circa e che gli era stato sempre vicino aiutandola e sostenendola a superare la cruda realtà della malattia proprio come un Angelo in breve tempo dipartì da questa vita alla vita eterna.

Infatti senza che io dissi niente la mia collega mi disse era davvero un Angelo, una persona speciale che ha lasciato il segno profondo di un incontro unico ed eccezionale.

Quando l’anima di una persona è disposta a compiere il bene si riveste di quelle ali bianche che solo agli Angeli viene attribuito.

Noi già possiamo in questa vita far parte di quella schiera di Angeli che compiono azioni buone per aiutare il prossimo e per aiutare noi stessi al passaggio definitivo da questa vita fino all’altra attraverso la metamorfosi da corpo corruttibile a corpo incorruttibile e cioè in un anima spirituale dal nome “Angelo”.

Dio si compiace dei figli che faranno parte della sua schiera di Angeli anche perché il Signore nella sua Misericordia vuole la salvezza di ogni anima e per questo motivo, Dio ha inviato il suo figlio unigenito Gesù Cristo a riscatto della vita dell’umanità.

Il giudizio di Dio è un giudizio che si basa sull’Amore e sulla misericordia, non è un giudizio come l’umanità pensa ma un giudizio definitivo per ricevere il premio della vita eterna e per contemplare il volto misericordioso del Padre che ha generato la vita, ha generato noi, i suoi figli.

Quante forze contrastano il libero volo dell’anima nell’immensa aurora della pace, dell’amore e della libertà.

Sono davvero tante le forze del male, hanno caratteristiche che si differenziano da momento a momento, sembra quasi come se queste forze del male studiassero la sensibilità degli animi per poterle poi ingannare e raggirare, nella speranza di esasperarle e trarle nella rete della perdizione.

C’è poco da fare l’anima è in continua lotta contro il male per la conquista del bene, quel bene che sarà per l’anima il mezzo per poter sconfinare i confini dove si trovano coloro che invece hanno preferito arrendersi e fermarsi senza poter andare oltre.

L’anima che si arrende innanzi al male è l’anima che ha già scelto di consegnare il suo futuro destino in balia del male anziché, scegliere di superare quei confini per entrare nella vita eterna e diventare uno dei tanti Angeli di Dio.

L’approssimarsi dei giorni in cui uno dovrà fare i conti con la sua caduca età, vedere il proprio corpo che si corrobora attraverso il passar del tempo e che come spada affilata questo tempo veloce divide in due la storia di ogni persona, suscita ad uscir fuori dal proprio cuore la coscienza delle azioni commesse, quasi una sorta di auto confessione, l’anima diventa sempre più sensibile all’avvicinarsi dello scadere del tempo per la dipartita e quasi come se avesse una sua consapevolezza intrinseca soffre per la sua condizione di arresa.

Nel momento in cui l’anima si arrende innanzi alla consapevolezza della sua dipartita si eleva oltre i confini del trascendentale si porta con se tutta la sua storia il suo vissuto ed è proprio in questo suo pezzo di storia, di vita,che ci si presenta in un punto indefinito dell’universo quasi come per poter passare in un altro stato dove è necessario presentare alla dogana i propri documenti validi per poter passare oltre, così penso sia per chiunque.

Alcune avvenimenti mistici possono essere concessi e vissuti con un preciso scopo e cioè di tramandare il messaggio ricevuto a chi è in cerca di verità.

Quando si porta con se il lieto annunzio del vangelo di Cristo si diffonde la fede ricevuta e con essa tutte le esperienze personali vissute nella fede.

Gli Angeli di Dio scenderanno in terra e quando questo avverrà tutti potranno vedere la maestà del Signore, in quel giorno già predestinato da Dio al compimento definitivo della storia i cieli si apriranno e la gloria di Dio Padre si manifesterà al mondo intero come evento ultimo dell’Amore che possiede l’ultima parola “Vieni Signore, vieni Signore Gesu’”!

Lo squarcio dei cieli sarà come quando la federa di un cuscino si strappa e dal di dentro fuori escono leggere piume bianche che cadono giù lentamente così gli Angeli discenderanno e il Signore verrà in gloria sulle nubi come descritto nella apocalissi di San Giovanni.

Il timore di un evento inaspettato e di grande consistenza mistica trascendentale è umanamente percepito con quel sentimento di timore, ma Gesù ci dice di non aver paura perché chi sarà saldo nella fede vivrà in eterno e sarà allietato, cioè soccorso dalla forza dello Spirito Santo che procurerà nell’anima delle persone che credono in Dio un sentimento di gioia serena e letizia.

Questo sentimento di gioia serena è scaturito dalla contemplazione di Cristo Re che viene in gloria sulle nubi del cielo, la visione della luce dell’Amore, questa luce certamente diversa da quella percepita dall’occhio umano in quanto è la luce del Risorto.

Cristo Gesù ci ricorda ancora: “Pregate, vigilate, state attenti ai segni dei tempi perché sono vicini più di quanto si possa credere”.

La concezione del tempo per Dio non è la stessa di quella degli uomini e questo concetto lo ripeto più volte anche negli altri scritti, 1000 o 2000 anni per Dio sono come un battito di ali mentre per noi sono un eternità. Gesù ha detto di non credere a chi afferma che la fine dei tempi si verificherà in date o anni della storia ipotizzati dall’uomo in quanto anche se si potranno prevedere eventi naturali in quanto l’uomo ne ha la facoltà, quel giorno unico e Glorioso quale la manifestazione del ritorno di Cristo insieme ai suoi Angeli è riservato solo ed unicamente a Dio, ce lo dice Gesù: “Solo il Padre conosce l’ora e il momento a nessun altro è concesso tale segreto se non al Padre”.

Quindi la cosa più importante che tutti dovrebbero pensare e farne parte della propria consapevolezza è l’impegno ad essere fermi nella fede , lo sappiamo bene la vita è una continua lotta tra il bene e il male, avvolte compiamo azioni per le quali ce ne pentiamo e innanzi all’altare di Cristo riceviamo la Santa eucaristia “il corpo di Cristo per rinnovarci e crescere nella fede e nella forza del cambiamento a creature nuove” San Paolo ci dice le cose vecchie sono passate ne nascono delle nuove in Cristo Gesù questa è la risposta al nostro cammino verso la patria celeste, rinascere a creature nuove in Cristo nostro Signore.

La rinascita a vita nuova è possibile sperimentarla già in questa vita abbandonando in noi ciò che era di vecchio.

Anche se il Signore non abbandona mai i suoi figli l’uomo vecchio aveva abbandonato consapevolmente o inconsapevolmente l’esistenza di Dio vivendo da solo senza la sua compagnia.

Quando la persona abbandona l’uomo vecchio lo fa per una nuova vita e non per una vita comune di tutti i giorni ma per una dimensione del tutto diversa da quella terrena quasi come se la vita fosse già proiettata al cielo tra gli Angeli dell’eterno Padre.

Questo cavarsi di dosso la personalità corrotta dell’uomo vecchio fa si che la vita dell’uomo si uniformi in quella di Gesu’, l’anima della persona che ha spogliato tutto se stesso rinasce a vita nuova e acquisisce in se la reale conoscenza di Cristo facendo esperienza già in terra della presenza viva di Dio in mezzo agli uomini.

Il cuore, l’anima e la mente dell’uomo, sono in simbiosi, quando non sono in contrasto tra essi e questo equilibrio così sottile viene ristabilito in continuazione con la forza della presenza di Gesù nel nostro cuore.

Il cuore dell’uomo è infatti il tempio di Dio, Dio non è invadente, prima di entrare nell’intimità di un’anima bussa alla porta del cuore e se la porta del cuore si ostina a rimanere chiusa Dio lascia che l’uomo faccia la sua esperienza della solitudine profonda della nullità.

A questo punto gli Angeli di Dio scendono in azione tenendo stretti a se quelle persone che hanno abbandonato il dono della fede o per quelle persone che si reputano atei e non hanno accolto la chiamata di Dio.

Gli Angeli non lasciano mai queste persone come del resto lo fanno per tutte le anime, così sono costantemente vicini e costantemente in preghiera per la loro salvezza ma in particolar modo la loro missione è di fare tutto il possibile perché queste anime tornino a Dio.

Dio stesso invia i suoi Angeli al fianco dei suoi figli, ogni essere umano è figlio di Dio.

Ci avviciniamo sempre più ad una serie di eventi incontenibili che incombono la storia della umanità e per chi ha posto il senso della vita in Dio è maggiormente attento ai segni che giungono dall’alto in basso, dal cielo alla terra, dallo Spirito Santo al cuore dei fedeli.

Ultimamente, secondo me, si stanno aprendo le porte del cuore di molte anime e questa apertura rende il lieto annunzio di una nuova storia in cui si adempiranno le promesse di Cristo come ad esempio di una pace duratura e di una maggiore consapevolezza della piccola fragilità dell’uomo.

Con ciò Gesù ci dice di porre fede in lui e non soccombere alle tentazioni delle illusioni diaboliche in quanto tutto ciò che può sembrare apparentemente conquistato anche per il bene trama in fine la trappola dell’inganno e non perché il risultato finale della conquista del bene sia il male ma perché l’uomo mette innanzi a se l’onore di aver compiuto questo bene per merito suo ponendo Dio al secondo posto.

Quando le anime si gonfiano di elogi per aver compiuto il bene è perché Dio ha agito in loro donando la possibilità di compiere le opere giuste l’umanità tornerà a dare merito di tali doni per l’azione dello Spirito di Dio e comprenderà la solitudine dentro le opere compiute qualora non le attribuirà a Dio, in quanto Dio è la sorgente dell’Amore universale.

Mi svegliai da un sonno che lasciò in me traccia di un mistero così incerto, ricordo, quando stanco mi tuffai sul mio letto e mai come in quel momento entrai nel mondo dei sogni.

In questo mio sonno profondo, sognai che volavo su! In cielo, e dall’alto potevo guardare i tetti dei palazzi, la gente che passava, muovevo le mie braccia, scendevo e salivo dal cielo come un’anima libera.

Mentre sorvolavo la terra ad un preciso istante, su dall’alto vidi un gruppo di persone che si trovavano insieme in una stradina della mia città nativa, io fui preso dalla curiosità e scesi giù in terra avvicinandomi sempre più a quelle persone, quando arrivai davanti ai loro volti vidi che erano dei bambini.

Tra questi bambini c’ero anche io, appena io vidi me stesso da piccolo in un istante fulmineo fui rapito in una scia di colori che mi trasportava ad una velocità inimmaginabile verso l’alto, questa proiezione verso l’alto non era come nei sogni ma una realtà del tutto nuova e mai vissuta in quanto ne sono certo che si trattava di un fenomeno del tutto mistico che ha lasciato un segno indelebile in me.

Fui trasportato verso l’infinito, l’indefinito confine dove mi fu concesso di fermarmi per un attimo e provare una assoluta pace indescrivibile e consapevolezza di gioia assoluta.

Restai così in quel punto, che io ho denominato confine, giusto quel poco di tempo perché io facessi esperienza di tale dono di una eccezionale rivelazione della realtà trascendentale.

Dopo poco fui risucchiato giù sempre a grande velocità, ma senza quelle luci meravigliose e per di più accusavo in me una sofferenza inaudita dovuta al rientro da un punto così sublime.

Quando giunsi giù mi ritrovai in un sogno completamente diverso da quello precedente e mi svegliai.

Questa esperienza, vissuta realmente, non posso tenerla riservata unicamente per me e sono certo che nel mondo vi sono altre persone che avranno vissuto esperienze mistiche come questa, o comunque se non identiche simili a quella vissuta da me, mentre magari per le altre persone che si trovano a sentire o a leggere queste rivelazioni senza aver vissuto in prima persona queste esperienze mistiche, capisco che potranno rimanere alquanto sconcertati, ma io credo che il Signore come dicevo inizialmente, sceglie le persone a suo piacimento perché possano avere esperienza di tali rivelazioni per esserne testimoni.

Le persone alle quali giungerà questo messaggio e sentiranno il fascino di tale rivelazione come dono ricevuto dovranno essere predisposte ad una apertura di cuore, perché senza la percezione del cuore sembrerà che tutto ciò che sto raccontando sembri solo una farsa.

Un cuore aperto, al Divino Amore di Dio, e ai segni che ci invia il Signore in modi e in circostanze diverse e in persone che si trovano in diverse località del mondo hanno un significato ben preciso ed è quello di “aver fede” non porre la personale esistenza in balia del caso in quanto la vita è il segno tangibile dell’esistenza creata per Amore.

La morte è invece un artefatto della ribellione dell’uomo nei confronti di Dio e di conseguenza si può dire che la morte si è materializzata attraverso l’egoismo dell’uomo è il prodotto delle cattiverie e della rivoluzione dell’uomo contro un Padre che ha creato i figli per Amore della vita.

La sofferenza è una atroce realtà, la si può intravedere che opera nei diversi luoghi del mondo, creando incertezze nel dono della speranza e solo a sentirne parlare, la sofferenza si afferma prepotentemente, quasi come se facesse da padrona su tutto ciò che domina l’esistenza dell’uomo.

Questa sofferenza vista o sentita attraverso eventi catastrofici, ingiustizie, guerre, abusi di potere, sui più piccoli e indifesi, oppure attraverso delle morti avvenute in modo violento per cause diverse sembra non fermarsi e in un niente è capace di annientare la storia e i sacrifici di una vita.

Tutto questo mette in crisi la ragione dell’uomo, ma dopo la sofferenza, dopo la morte, vi è un uomo dal nome Cristo, nostro Signore, che ha offerto la sua vita e il suo sangue dall’alto della croce, egli possiede l’ultima parola della vita eterna e questa ultima parola di Cristo avviene sempre dopo la ipotetica fine di una speranza.

Questa ultima parola di Cristo è la Resurrezione che è stata promessa alle anime che hanno fede in lui.

Se solo pensiamo che Dio dal nulla può trarre la vita, dall’impossibile crea il possibile, dalle incertezze della vita materiale crea le certezze di una nuova vita dopo la morte, dona all’uomo la possibilità di una rinascita in essere spirituale e lo fa attraverso la sua Santa resurrezione “chi crede in me non morirà e vivrà in eterno”, noi: piccoli, fragili, un puntino nell’universo potremmo percepire di che grandezza è la Maestà di Dio, dove tutto è possibile anche al di là di ogni ragionamento umano di consistenza pessimistica, la speranza in Colui che è! Garantisce la certezza di un domani senza fine.

La rinascita a vita nuova è la metamorfosi da uomo carnale a uomo spirituale, cioè in Angelo di Dio.

Gli Angeli sono creature senza confini dove hanno la facoltà di entrare in contatto con delle affinità spirituali che sono predisposte al richiamo dell’Amore di Dio.

L’emanazione della luce che riveste gli Angeli è l’Amore puro di Dio e di conseguenza gli Angeli la trasmettono ovunque si trovano e muovono attraverso le loro preghiere un flusso di energia positiva che dà forza e pace alle anime provate.

C’e una frase nel Santo Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 12,8-12. dove si comprende bene il ruolo degli Angeli quali custodi delle anime affidate da Dio.


Inoltre vi dico: Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio;
ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio.
Chiunque parlerà contro il Figlio dell’uomo gli sarà perdonato, ma chi bestemmierà lo Spirito Santo non gli sarà perdonato.
Quando vi condurranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi come discolparvi o che cosa dire;
perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire»”.

Io penso che tutti desiderano la libertà ma bisogna chiedersi per una persona quale libertà ha più valore, quella terrena o quella definitiva dal peccato e dalla morte?

In ogni circostanza della vita la libertà viene riconosciuta qualora si considera e si rispetta la dignità di ogni essere umano in tutte le sue particolarità.

Geù ha detto: “chi segue me conoscerà la verità e la verità lo renderà libero”.

La vera libertà e cioè quella donata da Dio per mezzo di suo figlio Gesù Cristo, ha un valore in assoluto dove l’uomo viene rimodellato attraverso il corpo e il sangue di Cristo, quando Dio plasmò l’uomo e la donna dalla terra vide che era cosa buona, dopo la caduta al peccato e alla disubbidienza a Dio l’uomo ha perso la sua veste della dignità spirituale la quale Dio aveva donato attraverso il suo soffio di vita.

Ecco che dopo tutte le vicende dell’uomo nella storia delle diverse civiltà Dio dona all’uomo un’alleanza definitiva e lo fa attraverso la morte e la resurrezione di Cristo.

La morte di Cristo segno indelebile di un’alleanza eterna per la salvezza dell’umanità e la Resurrezione di Cristo per la rinascita dell’uomo a vita nuova.

Quindi chi ha fede in Gesù conoscerà la verità e assumerà in se quella veste di uomo nuovo, come se entrasse nell’esperienza viva della resurrezione di Cristo che rigenera tutto ciò che era di vecchio, di incompatibile al suo Amore.

Un pugno di terra nelle mani Sante di Dio perché l’uomo sia creato dal nulla, in questo caso si può anche dire che l’essere umano non è farina del sacco di Dio, ma ecco che nella Onniscienza Divina si compie ciò che Dio aveva già stabilito fin dalla fondazione della vita e cioè quella di farsi conoscere nella persona di Cristo in terra.

Il Signore ha voluto creare l’uomo dalla terra non perché ereditasse un figliolanza adottiva ma perché l’uomo avesse un suo avvenire e divenire nella piena libertà terrena, quando Dio discese in terra, in Cristo, allora avvenne il momento definitivo dove Dio si rivelò in persona all’umanità, l’umanità conobbe il volto del Padre, così l’uomo da quel momento in poi diventa figlio non più adottivo, ma figlio di Dio, cioè farina proveniente dal proprio sacco di Dio.

Non siamo più creature nate dalla terra ma creature rinate in Cristo e per mezzo della sua Santa Resurrezione siamo stati innalzati a veri figli di Dio.

Vi sono alcune testimonianze di persone che durante la prova della malattia hanno percepito di avere in comune con altre persone ammalate una certa affinità e sensibilità dove solidali e comprensivi fanno parte delle tante realtà di sofferenza che sono presenti nel mondo, sofferenza sia fisica che psicologica indotta da qualsiasi tipo di patologia e dallo stato in cui ci si trova a vivere quella esperienza.

Quando la persona ammalata percepisce in se la presenza di una sensibilità elettiva comune alle altre persone che vivono l’esperienza della malattia è segno che in tale persona nasce la consapevolezza interiore di una presenza viva di un qualcosa che è uguale per tutti, l’unica e sostanziale differenza tra una persona e l’altra è quella di rendersi conto che guardando dentro di se e non fuori si scorge la presenza viva di una compagnia.

La presenza viva di questa sensibilità elettiva in queste persone secondo me è il Paraclito, “il consolatore”, unico ed uguale per tutti coloro che soffrono, Gesù lo ha detto: “Vi invierò lo Spirito Santo, il Paraclito che vuol dire il Consolatore”.

“Venite a me voi che siete affaticati e oppressi e vi ristorerò”

Il Paraclito è la presenza viva della forza dello Spirito di Dio e dal momento in cui Cristo è risorto, il suo Santo Spirito dimora in noi.

La persona che si trova a vivere l’esperienza della sofferenza anche se consapevolmente può percepire dentro di se la presenza di quella sensibilità elettiva di cui parlavo prima uguale alle altre persone ammalate o che si trovano in una situazione di sofferenza fisica o psichica, inconsapevolmente può non percepire che tale presenza, di tale affinità elettiva nei confronti delle altre persone sofferenti, tradotta come la presenza di una spiccata sensibilità comune, sia in realtà la presenza Onnipresente dello Spirito Santo che agisce uniformemente nelle anime sofferenti in uguale modo sostenendo chi soffre, abbattendo la barriera della materia del corpo, uscendo allo scoperto.

Per chi intuitivamente, per grazia di Dio, capta in se la presenza della compagnia, quale dono che concede nostro Signore per superare quei momenti in cui la sofferenza sembra che faccia da spavalda padrona, si rende conto che in fin dei conti c’è chi con fermezza, frena le potenze del male, arresta la morsa da parte dell’ignobile presenza maligna che ha procurato la morte nella vita dell’uomo attraverso le lusinghe del potere, della trasgressione, generando il peccato che inevitabilmente procura la morte.

Il nome della persona che con forza e gloria si presenta nei cuori di chi soffre è Gesù, un Amore così grande da donare tutto se stesso per salvare te, me, tutti, dalla fine scandalosa e umiliante della morte!

Nei momenti in cui il corpo è logorato dalla sofferenza Cristo si manifesta apertamente in queste anime sofferenti e chi possiede il dono della fede percepisce la sua presenza che sprigiona serenità, abbandono filiale nella piena fiducia in Dio.

Tutti coloro che soffrono nel corpo e nello spirito sono anime senza confini dove troveranno la via alla libertà solo affidandosi a Dio, queste anime potranno sconfinare in verdi pascoli dove non ci saranno più ne guerre, ne morte, ne fame, ne odio, ne pianto e ogni lacrima sarà asciugata dall’Amore di Cristo, tutti vivranno in Dio da veri Angeli.

Le anime senza confini sono coloro che hanno scelto Cristo per poter vivere in eterno e conoscere il Padre, sono quelle anime che amano Dio perché sanno che Dio è il Padre che attende i figli presso la sua dimora, “Presso la casa del Padre”.

Queste anime dilette hanno scelto il meglio dalla vita e cioè la conoscenza della reale presenza di Dio in mezzo agli uomini, questa conoscenza è stata seminata nel mondo intero per opera dello Spirito Santo che ha rivelato il volto del Padre in Gesù Cristo e chiunque avrà fede in Gesù può essere sicuro di possedere la via, la verità e la vita, il viatico per superare i confini della vita materiale e sfociare nella vita nuova, quella trascendentale, nel Regno di Dio.

Una vita nuova senza confini di spazio e di tempo, fatta di eternità e di letizia in quanto tutto quel che basta all’uomo non sono le cose effimere e materiali che con il tempo si logorano e passano da questa scena, ma è l’essenziale che basta all’uomo, il duraturo, la certezza del domani vissuta in Dio nostro Padre, “Padre della genesi”.

Avrei voluto che il mondo fosse già come te anima senza confini, Angeli della pace, dell’Amore, della concordia, della giustizia, del bene, della libertà incondizionata.

Impazientemente il mondo attende questo mutamento, anche se molti ancora non osano pensare al giorno glorioso che catapulterà le logiche dell’uomo in un’ inaspettato cambiamento radicale da una esistenza

materiale a quella spirituale, comunque avverrà! Non avverrà secondo delle previsioni fatte da uomini o da civiltà antiche, potranno essere profetizzate delle date in cui potranno verificarsi dei cambiamenti a favore o a sfavore dell’umanità, ma se questo è possibile è sempre grazie al dono della profezia che comunque non a tutti è concessa e del dono della scienza che Dio attraverso la sua infinita sapienza concede all’uomo per poter progredire nel sapere, così l’umanità può prevedere e prevenire anche a distanza di tempo eventuali catastrofi geologiche o mutamenti.

Gesù, nel Santo vangelo ce lo dice chiaramente: “ quanto a quel giorno o all’ora, però, nessuno ne sa niente, neppure gli angeli del cielo e neppure il Figlio, se non il Padre, state attenti, vegliate! Poiché non sapete quando sarà il tempo.”e il mondo che geme di tante sofferenze, ingiustizie, infedeltà, sarà rivoltato come un calzino la rinascita a vita nuova sarà definitiva e la vita sarà vissuta davvero come da Angeli, privi di confini, di barriere tra uomo e uomo, tra popolo e popolo, civiltà e civiltà, vivendo in una sublime e incancellabile certezza della presenza di un Amore che oltrepassa l’impossibile, annientando i ragionamenti fermi e instabili del pensiero umano egocentrico, in una sapienza indefettibile che in tutto opera tranne che in una ragione chiusa e ottusa in quanto la sapienza è dinamica e senza vincoli e come tale assorbirà in se l’essenza della vita per ridare all’uomo una vita degna di essere vissuta, questo avverrà solo quando il mondo entrerà in una vita nuova senza confini nel regno di Dio.

Cascino antonio

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Avrei voluto che il mondo assomigliasse a te “anima senza confini”!

Anime senza confini

Questo saggio lo dedico a tutte le anime che si trovano nella oscurità della sofferenza, in attesa di ali per volare al di là di ogni confine e a tutti coloro in cerca di speranza,in particolar modo ai tanti bimbi dove la loro sofferenza innocente, incomprensibile a qualsiasi ragione, veste di una ragione ultraterrena, dove tutto il soffrire sarà riscattato ad una vita nuova fatta di gioia eterna, priva di sofferenze in quanto la morte è stata per sempre annullata da Cristo nostro Signore.

La resurrezione di Cristo dona la speranza di una vita nuova, la certezza di un Amore senza fine, di una rinascita, e questa possibilità Dio la concede a tutti coloro che crederanno nel suo figlio Gesù.

Il destino dell’umanità e del futuro di ogni singola persona è nelle mani gloriose di Dio,dalla terra ci ha creati e dopo la morte il corpo tornerà alla terra ma Dio ci farà risorgere da anime terrene ad anime senza confini.

Innanzi alla morte di Lazzaro Gesù si commosse e scoppiò in pianto!

Gesù disse: ”Io sono la via, la verità, la vita chi crederà in me non morirà e vivrà in eterno”.

Cascino Antonio


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La preghiera del Padre

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La preghiera è quella forza misteriosa che proviene dal cuore di Dio!
Allora ci si chiede ma se la preghiera proviene dal cuore di Dio non siamo più noi a pregare ma è Dio stesso che tramite ognuno di noi prega per noi!  Questo mistero è un legame indissolubile è l’unione che avviene nel momento del battesimo tra la creatura umana e Dio per mezzo di Gesù Cristo morto e risorto per noi.
Il mistero della preghiera è il richiamo della voce del Padre che si fa udire nel cuore dell’uomo perché l’uomo prenda coscienza che Cristo Gesù, il figlio di Dio è più vicino a noi di quanto pensiamo, infatti Gesù un giorno disse: quando pregate non sprecate parole inutile ma quando pregate, pregate così “Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra, dacci oggi il nostro pane quotidiano rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori e non ci indurre in tentazione e liberaci dal male” Amen.
Noi ricevendo lo Spirito Santo riceviamo Cristo Gesù risorto, riceviamo nei nostri cuori la presenza reale di Gesù, e ogni volta che mangiamo di questo pane e beviamo di questo vino riceviamo il corpo Santissimo e il sangue Preziosissimo di Gesù che si è donato per ognuno di noi, per la nostra salvezza !
Avendo nel nostro cuore la presenza di Gesù abbiamo la presenza costante della preghiera di Gesù, del Padre nostro che opera per noi e per tutta l’umanità,infatti la preghiera che proviene dal nostro cuore che proviene dai figli di Dio è la preghiera soave del Padre che desidera che nessuno dei suoi figli vada perduto!
                                                                      
                                                                                                   Antonio Cascino

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Vergine madre, figlia del tuo Figlio!

 

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«Vergine madre, figlia del tuo Figlio, umile e alta più che creatura, termine fisso d’eterno consiglio, tu se’ colei che l’umana natura nobilitasti sì, che ‘l suo fattore non disdegnò di farsi sua fattura. Nel ventre tuo si raccese l’amore per lo cui caldo ne l’eterna pace così è germinato questo fiore. Qui se’ a noi meridïana face di caritate, e giuso, intra i mortali, se’ di speranza fontana vivace. Donna, se’ tanto grande e tanto vali, che qual vuol grazia ed a te non ricorre, sua disïanza vuol volar sanz’ali. La tua benignità non pur soccorre a chi domanda, ma molte fiate liberamente al dimandar precorre. In te misericordia, in te pietate, in te magnificenza, in te s’aduna quantunque in creatura è di bontate».

Dante

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Il fascino dello sguardo

 
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Quante volte ci guardiamo negli occhi?
L’umanità è annichilita dalla fretta a tal punto da non fermarsi innanzi allo sguardo dell’altra persona.
Entrare nel profondo di uno sguardo è un affascinante incantesimo come il catapultarsi a capofitto dal cielo in su e non dal cielo in giù dove si giunge in terra, ma dove si scorge l’infinito quale indefinibile mistero dell’inafferrabile spazio dell’universo.
Inafferrabile non perché si possa afferrare ciò che è inafferrabile ma per la maestosa presenza di ciò che innanzi alla coscienza umana risulta essere irraggiungibile se non con il pensare, se non con la consapevolezza di essere così microscopici innanzi a tale grandezza, se non di essere parte di un tutto che ci Ama e ci attira a se.

 

Cascino Antonio

 

 

 

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Al di là delle apparenze

 

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Dietro queste vesti vi è un corpo nudo

Dietro questo corpo nudo vi è l’anima

Dietro quest’anima vi è lo Spirito

Luce purissima senza fine e incommensurabile.

Dietro questo parlare vi è la parola

Dietro queste parole vi sono i vissuti, le profondità del cuore umano.

Dietro i pensieri si intravedono orizzonti di un mondo nuovo.

Dietro ad ogni condizione umana vi è la sorgente della vita.

Dietro questa vita vi è la vita eterna è Dio che attende i suoi figli.

Dietro l’apparenza vi è l’uomo vero nascosto in noi  e risorto per noi.

Dietro ad ogni nome vi è il nome della salvezza, il nome di Gesù.

 

                                                             Antonio Cascino

 

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Tutto quello da seguire è nel cuore

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Tutto quello da seguire è nel cuore!

 Inno alla Carità (Amore)

 Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli,
ma non avessi la carità,
sarei un bronzo risonante o un cembalo squillante.

Se avessi il dono della profezia
e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza
e avessi tutta la fede in modo da spostare le montagne,
ma non avessi la carità,
non sarei nulla.

Se distribuissi tutti i miei beni per nutrire i poveri,
se dessi il mio corpo per essere arso,
e non avessi la carità,
non mi gioverebbe a nulla.

La carità è paziente,
è benigna la carità;

la carità non invidia, non si vanta,
non si gonfia, non manca di rispetto,
non cerca il proprio interesse, non si adira,
non tiene conto del male ricevuto,
ma si compiace della verità;

tutto tollera, tutto crede,
tutto spera, tutto sopporta.

La carità non verrà mai meno. Le profezie scompariranno;
il dono delle lingue cesserà, la scienza svanirà;
conosciamo infatti imperfettamente,
e imperfettamente profetizziamo;
ma quando verrà la perfezione, sparirà ciò che è imperfetto.

Quando ero bambino, parlavo da bambino,
pensavo da bambino, ragionavo da bambino.
Da quando sono diventato uomo,
ho smesso le cose da bambino.

Adesso vediamo come in uno specchio, in modo oscuro;
ma allora vedremo faccia a faccia.
Ora conosco in parte, ma allora conoscerò perfettamente,
come perfettamente sono conosciuto.

Ora esistono queste tre cose: la fede, la speranza e la carità;
ma la più grande di esse è la carità.

S. Paolo – dalla I° lettera ai Corinzi 13,1

*La trasformazione delle cose hanno un loro tempo e si!

È il tempo che logora le cose e le trasforma, le lima, rende alle cose la forma appropriata perché diventino uniche e speciali.

Il cuore dell’uomo attraversa un’infinità di esperienze,di vissuti, delusioni,amarezze,sofferenze, gioia, pace,solitudine,e quant’altro che agisce nell’intimo della persona. Tutto questo può avvenire in un tempo prestabilito, a distanza di anni, o addirittura a distanza breve, modellando la parte profonda e inesplorata dell’anima del cuore!

Per anima del cuore intendo la parte sensibile e nobile che un cuore possiede, e che con il passar del tempo deve manifestarsi al mondo, deve rivelarsi alla stessa persona che vive questa crescita spirituale.

Quando San  Giovanni Battista sul Giordano vide Gesù che gli veniva incontro pronunciò parole profetiche quale ad es: Ecco l’agnello di Dio che toglie i peccati del mondo “Io (Giovanni Battista) devo discendere Lui (Gesù) deve salire”Certamente questo significa che la missione di San Giovanni il Battista era ormai giunta alla fine, San Giovanni Battista era venuto al mondo per preparare la strada a Gesù.

Quando si parla di Gesù che deve salire e di Giovanni che deve discendere, si comprende che anche noi nell’intimità dobbiamo discendere e permettere che nel nostro cuore emerga lo Spirito Santo, in poche parole dobbiamo fare strada a Gesù che viene.

Quando si parla di trasformazione da uomo vecchio a uomo nuovo non si può fare a meno di pensare ciò che ha detto il Maestro e cioè “se uno non rinasce una seconda volta dall’alto non entra nel regno dei cieli”! con il tempo bisogna lasciare tutto ciò che appartiene alla terra perché rinascendo dall’alto, quindi dallo Spirito, abbiamo la possibilità di superare quelle barriere che ostacolano la salita verso il regno dei cieli.

Seguire il cuore può essere una parola scontata dove facilmente si potrebbe pensare che ciò che si percepisce dentro è cosa buona da seguire, ma in realtà se non si possiede la grazia di discernimento si corre sempre il rischio di seguire scelte che apparentemente possono risultare proficue alla vita terrena ma che poi non sono proficue per realizzare la trasformazione, la metamorfosi da uomo vecchio ad uomo nuovo, da uomo mondano a uomo vero e spirituale è come la perla preziosa che deve mostrarsi in noi”!  il cuore è come se fosse il guscio dell’ostrica che contiene preziosamente la perla preziosa.

Quando avverrà che il guscio si aprirà allora si rivelerà nella sua unica bellezza la perla e non sarà più parte dell’ostrica ma sarà unica e completamente nuova vita.

Rinascere dall’alto può sembrare così come questo lasciare che lo Spirito agisca in noi per aprire il nostro cuore e liberarlo da tutte le cose che ostacolano la rinascita di un cuore che si trasforma, di un cuore fatto non più di carne ma della sostanza che genera la vita eterna e cioè lo Spirito di nostro Signore Gesù Cristo.

Mi chiedo se il nascere a vita sia come il rinascere una seconda volta ma io penso che la rinascita che avverrà dopo aver vissuto questa vita terrena sia l’esperienza unica e insostituibile che dona il passaggio ad una vita ultraterrena dove non vi è la morte, dove non vi è la sofferenza, le ingiustizie, le disuguaglianze, ma è il nascere attraverso un parto ben diverso da quello carnale è un parto spirituale dove si nasce a vita vera,dove l’uomo non è più schiavo della terra della mondanità, della morte e del peccato!

Sperimentare già in questa vita la letizia di una nuova vita futura è per l’appunto mettersi in cammino verso la trasformazione, un cambiamento che avviene dentro, questo grande potenziale di rinnovamento è dato dall’azione dello Scultore                 ” lo Spirito Santo” che con infinito Amore scalfisce la roccia che avvolge i nostri cuori a fin che l’immagine del figlio unigenito di Dio, Gesù Cristo nostro Signore si riveli al di dentro e al di fuori di noi.

Lo Spirito Santo è vita e quando si parla di vita non si intende solo dell’esistenza che ci circonda ma della nascita che avviene per esplosione della luce Divina, la scintilla che scaturisce l’esistenza nella dimensione materiale cioè quella passeggera.

Noi respiriamo la vita in tutti i suoi aspetti eppur vero che Gesù ci ha detto: “Il Regno dei cieli è già qui in mezzo a voi! Questa rivelazione di Gesù è una grande speranza, una grande certezza, un’immensa serenità che pervade i nostri cuori, quando Gesù ci di questo ci dice tutto!

Il Maestro ci dice: che chi crede in lui vive e sperimenta già il regno dei cieli, lo realizza con la presenza di un incontro con una persona che  indelebilmente resta nei nostri cuori, e quando viviamo in questa presenza significa già avere con se la salvezza.

Il nostro Maestro mite e buono, Pastore e Padre ci dona già da ora il Regno dei cieli e questo come? In che modo?

Credendo fermamente in lui, vivendo la vita secondo il vangelo.

Purtroppo sappiamo bene che l’essere umano è incostante, fragile, scommette facilmente sulle cose del mondo, e non si affida alla scommessa della verità, sente in se il richiamo della carne che umanamente lo tiene zavorrato in terra, non apre le porte del cuore alle sollecitazioni dello Spirito Santo.*

 

Kierkegard dice: la disperazione non è quella malattia mortale che tutti dipingono, al contrario: è l’occasione della  rinascita, della vita piena, perché autentica. Finché essa non bussa alla porta, gli uomini tendono a vivere come marionette, inconsapevoli perfino di quanto stiano recitando una parte mediocre: solo quando la disperazione penetra oltre le difese delle loro maschere; solo quando mette a nudo, impietosamente, i loro volti pallidi e disfatti; solo quando morde loro il cuore nella sua gelida stretta, solo allora nasce una speranza di riscatto, di ripresa, di ritorno alla vita, alla vita vera, alla vita sensata.

Discorso su Kierkegard di Francesco Lamendola

 

 « Non c’è nulla che spaventi di più l’uomo che prendere coscienza dell’immensità di cosa è capace di fare e diventare. »

(S. Kierkegaard)

« Per un vero cristiano è impossibile “diventare” qualcosa di grande nel mondo. »

(Søren Kierkegaard)

Kierkegaard accurato studioso delle Sacre Scritture dichiara che “l’amicizia del mondo” quindi il proporsi di “divenire” grandi, riconosciuti, importanti “nel mondo” è in netto contrasto con l’essere vero cristiano.

Matteo 7:13-29

13 Entrate per la porta stretta, poiché larga è la porta e spaziosa la via che mena alla perdizione, e molti son quelli che entrano per essa. 14 Stretta invece è la porta ed angusta la via che mena alla vita, e pochi son quelli che la trovano. 15 Guardatevi dai falsi profeti i quali vengono a voi in vesti da pecore, ma dentro son lupi rapaci. 16 Voi li riconoscerete dai loro frutti. Si colgono forse delle uve dalle spine, o dei fichi dai triboli? 17 Così, ogni albero buono fa frutti buoni; ma l’albero cattivo fa frutti cattivi. 18 Un albero buono non può far frutti cattivi, né un albero cattivo far frutti buoni. 19 Ogni albero che non fa buon frutto, è tagliato e gettato nel fuoco. 20 Voi li riconoscerete dunque dai loro frutti. 21 Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è ne’ cieli. 22 Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato in nome tuo, e in nome tuo cacciato demoni, e fatte in nome tuo molte opere potenti? 23 E allora dichiarerò loro: Io non vi conobbi mai; dipartitevi da me, voi tutti operatori d’iniquità. 24 Perciò chiunque ode queste mie parole e le mette in pratica sarà paragonato ad un uomo avveduto che ha edificata la sua casa sopra la roccia. 25 E la pioggia è caduta, e son venuti i torrenti, e i venti hanno soffiato e hanno investito quella casa; ma ella non è caduta, perché era fondata sulla roccia. 26 E chiunque ode queste mie parole e non le mette in pratica sarà paragonato ad un uomo stolto che ha edificata la sua casa sulla rena. 27 E la pioggia è caduta, e son venuti i torrenti, e i venti hanno soffiato ed hanno fatto impeto contro quella casa; ed ella è caduta, e la sua rovina è stata grande. 28 Ed avvenne che quando Gesù ebbe finiti questi discorsi, le turbe stupivano del suo insegnamento, 29 perché egli le ammaestrava come avendo autorità, e non come i loro scribi.

*Secondo me la porta stretta è ridimensionare tutto ciò che si fa entrare ed uscire dal cuore e anche tutto ciò che già possediamo dentro di noi dalla caduta al peccato, questo è possibile dal momento in cui riceviamo il battesimo,perché è con il battesimo che si rinasce a nuova vita.

Leggiamo questo episodio.*

Gv 3, 1-8

 

C’era tra i farisei un uomo chiamato Nicodèmo, un capo dei Giudei. Egli andò da Gesù, di notte, e gli disse: «Rabbì, sappiamo che sei un maestro venuto da Dio; nessuno infatti può fare i segni che tu fai, se Dio non è con lui».
Gli rispose Gesù: «In verità, in verità ti dico, se uno non rinasce dall’alto, non può vedere il regno di Dio». Gli disse Nicodèmo: «Come può un uomo nascere quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?».
Gli rispose Gesù: «In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quel che è nato dalla carne è carne e quel che è nato dallo Spirito è Spirito.
Non ti meravigliare se t’ho detto: dovete rinascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito». 

*Da acqua e da Spirito ecco quanto Gesù ci afferma e cioè che Egli continua ciò che aveva iniziato Giovanni Battista nel battezzare con acqua le persone,Gesù continua l’opera di Giovanni Battista ma non come gli era stato concesso a Giovanni in quanto Cristo Gesù essendo il figlio unigenito di Dio avrebbe battezzato in acqua e spirito, Egli stesso ci ha battezzati con l’acqua sgorgata dal suo costato e con lo Spirito Santo dopo la sua morte e resurrezione. Ricevendo l’eucarestia si riceve Gesù Cristo vivo in corpo e Spirito, si è folgorati dal battesimo che entra dentro di noi con il fuoco del suo Santo Spirito e l’acqua e il sangue che zampilla dal suo cuore per purificare e lavare la nostra anima.

Gesù ci dice: “Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro”. Ed è proprio così!

Andare da Gesù ai piedi dell’altare e ricevere il suo corpo e il suo sangue è rinnovarsi, ogni volta che riceviamo nell’umile pezzetto di pane Cristo Gesù  è nascere dall’alto come lo stesso Maestro rivelò a Nicodemo.

Noi viviamo già nell’eternità dal momento in cui viviamo in Cristo e non c’è separazione tra l’immanente e la materia che ci circonda in quanto già in questa realtà vi è data la possibilità di fare esperienza della vita e cioè già di vivere in Dio, si perché Dio è Amore è Vita! siamo tutti immersi nel verbo di Dio, tutti respiriamo grazie al respiro di Dio, grazie al suo Santo Spirito.

Quando Adamo ed Eva furono plasmati dalla volontà di Dio si trovavano in uno stato di piena grazia e se non fosse stato per il tentatore che ha indotto Eva alla disubbidienza di conseguenza anche Adamo non sarebbe caduto al peccato.

L’albero della vita che era presente nel giardino dell’eden rappresenta anche il nostro cuore e questo perché in esso vi è sempre presente la possibilità di penetrare gli abissi delle tenebre e del peccato scegliendo volontariamente la disubbidienza, ma è pur vero che dalla venuta di Cristo che è morto in croce e poi risorto per noi l’uomo battezzato possiede nel cuore la presenza dello Spirito Santo.

L’uomo ha la possibilità di scegliere tra il bene e il male, tra la luce e le tenebre, ed è per questo che il cuore dell’uomo è come se fosse l’albero della vita perché in esso vi è la presenza viva di Cristo ma vi è anche la voragine del peccato antico dove ha segnato l’umanità ad una continua lotta tra il bene e il male, contro il tentatore, contro le insidie del maligno, contro il diavolo. L’uomo se vive in Cristo nostro Signore, nostro Dio trova la salvezza, se invece sceglie di continuare a mangiare di quella mela che fu offerta dal principe di questo mondo è destinato al decadimento e alla seconda morte e cioè quella dell’anima, che il Signore Gesù, Maria Santissima ci scampino da questo pericolo perché possiamo in Cristo ricevere il premio della perseveranza nella fede.

San Francesco sotto ispirazione dello Spirito Santo ha scritto:

Altissimo, Onnipotente Buon Signore, tue sono la lode, la gloria, l’onore ed ogni benedizione.
A te solo Altissimo, si addicono e nessun uomo è degno di pronunciare il tuo nome.
Tu sia lodato, mio Signore, insieme a tutte le creature specialmente il fratello sole, il quale è la luce del giorno, e tu attraverso di lui ci illumini.
Ed esso è bello e raggiante con un grande splendore: simboleggia te, Altissimo.
Tu sia lodato, o mio Signore, per sorella luna e le stelle: in cielo le hai formate, chiare preziose e belle.
Tu sia lodato, mio Signore, per fratello vento,e per l’aria e per il cielo; quello nuvoloso e quello sereno e ogni tempo
tramite il quale dai sostentamento alle creature.
Tu sia lodato, mio Signore, per sorella acqua, la quale è molto utile e umile, preziosa e pura.
Tu sia lodato, mio Signore, per fratello fuoco, attraverso il quale illumini la notte. E’ bello, giocondo, robusto e forte.
Tu sia lodato, mio Signore, per nostra sorella madre terra, la quale ci dà nutrimento, ci mantiene e produce diversi frutti con fiori colorati ed erba.
Tu sia lodato, mio Signore, per quelli che perdonano in nome del tuo amore e sopportano malattie e sofferenze.
Beati quelli che le sopporteranno in pace, perchè saranno incoronati.
Tu sia lodato, mio Signore, per la nostra morte corporale, dalla quale nessun uomo
vivente può scappare:
guai a quelli che moriranno mentre sono in situazione di peccato mortale.
Beati quelli che la troveranno mentre stanno rispettando le tue volontà,
perché la seconda morte, non farà loro male.
Lodate e benedite il mio Signore, ringraziatelo e servitelo con grande umiltà.

Guai a quelli che moriranno mentre sono in situazione di peccato mortale.
Beati quelli che la troveranno mentre stanno rispettando le tue volontà,
perché la seconda morte, non farà loro male!

Queste parole ci fanno riflettere tanto!

Più si dona il cuore a Maria e più conosciamo Gesù, più si compie la carità e più si è perdonati, più si invoca lo Spirito Santo e più Egli viene in nostro soccorso ed  entra dentro i nostri cuori, ci dona la capacità di contrastare tutto ciò che ostacola la nostra conversione.

La luce beatissima scaturita dal cuore trafitto di Gesù sprigiona un’eterna guarigione ed è la guarigione spirituale, essa parte dal cuore fino a discendere nell’anima, quest’azione purifica l’uomo vecchio a tal punto che diventi uomo nuovo in Cristo Gesù.

“Come vorrei ascoltare la tua voce Gesù come Maria di Magdala che si diresse al sepolcro e dietro di lei sentì una voce che sussurrò il suo nome: Maria!

Era la tua voce Gesù!

Come vorrei vedere il tuo volto e toccare il tuo manto, toccare le tue piaghe, le tue mani, il tuo costato come accadde a San Tommaso e dire: mio Signore e mio Dio!

Ascoltare te Gesù che dicesti:Beati coloro che pur non avendo visto crederanno!

E la fede accresca sempre più a tal punto da non desiderare altro che il credere fermamente che tu sei qui presente, ora e sempre vivo in corpo e spirito fino alla fine dei tempi!

Come vorrei lasciarmi trovare da te senza che io abbia timore di mostrarmi come sono con le mie povertà e fragilità!

Come vorrei amarti sempre più mio caro Gesù!

Non basta tutto ciò che penso, tutto ciò che faccio, tutto ciò che sono, tutto ciò che conosco, tutto ciò che è visibile, in quanto, solo quando si ama te basta tutto perché chi crede in te nulla necessita se non solo te”.

                                                                                                                                                                    Antonio Cascino


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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I potenti della terra, i deboli del regno dei cieli!

Era l’ora delle tenebre, l’ora in cui Gesù fu preso con prepotenza e forza dai potenti della terra per poi crocifiggerlo!I ragionamenti del mondo passano senza motivo di scandalo e magari anche con molta facilità, attraverso i diversi mezzi di comunicazione, come anche attraverso il linguaggio della parola delle singole persone, e spesso tornano con prepotenza e attaccano la sensibilità delle creature di Dio, si! Creature di Dio, in quanto sono i deboli, i sofferenti, gli ultimi, i poveri, i diseredati, gli abbandonati, le vittime delle ingiustizie, delle atrocità, inflitte dagli uomini malvagi, dai così detti forti e prepotenti della terra che pensano di aver azzittito per sempre la voce del disperato, pensano di aver soppresso la vita umana di quell’umile creatura che svanisce nel vuoto, le creature di Dio sono queste persone che Dio predilige.Dio, ci dice: Non preoccupatevi di coloro che uccidono il corpo, non hanno potere sull’anima, piuttosto preoccupatevi di chi ha potere di far perire l’anima, “persino i vostri capelli sono contati”!Persino i vostri capelli sono contati! Cosa significa questo? L’Amore del Padre non lascia perire neanche un capello delle sue creature e cioè degli innocenti, dei poveri, dei deboli, degli ultimi, dei diseredati, delle vittime di ingiustizie, di tutti coloro che al giudizio del mondo risultano deboli, fragili, impotenti o un peso per la società!Ai lati della croce dove fu crocifisso Gesù, vi erano altre due croci, uno a destra e un’altra a sinistra, su queste due croci erano stati crocifissi due ladroni.Uno dei due ladroni dalla croce rivolse la parola a Gesù e gli disse: Gesù ricordati di me quando sarai nel regno dei cieli, e Gesù rispose: in verità ti dico oggi stesso sarai con me nel regno di mio Padre.Dio ama tutti, persino chi ha commesso azioni ingiuste, la cosa fondamentale è riconoscere di essere bisognosi dell’aiuto di Dio per cambiare rotta, senza il pericolo di affondare.Gesù disse: “convertitevi il Regno dei cieli è vicino e ancora, senza di me non potete far nulla”. Quanti si ostinano a porre al primo posto la loro superbia, e a non cedere nell’abbandono a Dio, oppure restano convinti di poter possedere un’onnipotenza mondana per sopraffare o dirigere la libertà e strumentalizzare la dignità delle persone oppure ancor più facilmente nei confronti di coloro che vengono visti come i deboli della terra?La sofferenza, inesorabilmente pone un rimedio alla ostinatezza di chi ha posto nella sua vita lo stile dell’accusatore, della prepotenza, della superbia, della indifferenza e della menzogna.Non è una sorta di condanna rivolta a chi si trova in quella condizione esistenziale ma è il risultato della scelta che ognuno di noi decide di seguire in questa vita.Infatti le scelte personali a cui si aderisce in questa esistenza hanno un loro unico e indistinguibile tracciato o percorso al quale condurrà ad un preciso fine.Stare nella luce non significa di possedere la certezza di rimanerci per sempre ma secondo me nella vita il pericolo è quello di ristagnare nell’assoluto senso di disorientamento spirituale, dove non ci si pone neanche il problema se la scelta fatta è giusta o meno, oppure il pericolo di pensare che tutto ciò che ci è stato tramandato dai Santi profeti, dagli apostoli, dai testimoni che hanno veduto e vissuto le rivelazioni mistiche e le hanno scritte, le hanno fermate nel tempo attraverso diversi mezzi, quali la scrittura, l’arte, la musica,il linguaggio.Dio, Re del cielo e della terra, dell’universo, della vita, dell’esistenza, il sempre Onnipotente e Glorioso Padre Misericordioso al disopra delle potenze e delle maestà, decide di entrare nella storia del mondo in umiltà e mansuetudine e farsi visibile agli occhi dell’umanità, attraverso un fanciullo, nato da Maria Santissima Madre di Dio e Madre dell’umanità, il nome del fanciullo è Gesù Cristo. San Giuseppe sposo di Maria ha seguito passo dopo passo la famiglia e ha salvaguardato l’incolumità di Maria e del bambino Gesù.Dio, potenza al di sopra di tutte le potenze non mostra i suoi muscoli come lo fanno i potenti della terra ma si umilia e si lascia agganciare dagli oppressori, dal male, dalle tenebre, per poi essere crocifisso a riscatto della nostra vita e libertà, della nostra salvezza eterna.Gesù nell’ultima cena insieme ai suoi amici lo dice chiaramente io sarò con voi per sempre tutti i giorni fino alla fine dei tempi, chi mangia di questo pane e beve di questo calice, il mio corpo presente in corpo e spirito in un piccolo pezzetto di pane ’l’ostia” vivrà in eterno è il viatico, per raggiungere il regno dei cieli, è la vera manna caduta dal cielo consegnata da Dio direttamente all’umanità in Cristo Gesù.Purtroppo ancora oggi da parte di chi non crede, vige la logica contorta del pensare che la chiesa sia una istituzione creata dall’uomo, che sia un’istituzione per tenere controllate le masse, o per chissà quale altra menzogna.Gli errori umani nella storia del mondo purtroppo li hanno commessi tutti, ma Dio è perfetto è Amore, e ha formato la chiesa attraverso suo figlio Gesù Cristo, è Cristo stesso che nell’ultima cena ha istituito la Santa chiesa e per mezzo del suo Santo Spirito la sostiene e la rende sempre ricca di grazie.Gesù è chiaro nel dire: “Non chi dice Signore, Signore entra nel regno dei cieli ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli”.Cosa significa questo? Che per chiunque in questa vita, come a maggior ragione per chi possiede il dono del sacramento del sacerdozio la chiamata di Cristo è ancor più esigente nel rendere salda la chiesa nella sua Santità d’appartenenza, infatti chi non segue il Santo vangelo non fa la volontà del Padre.Un giorno Gesù disse: A chiunque fu dato molto, molto sarà richiesto«Sappiate bene questo: “Se il padrone di casa sapesse a che ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti, perché il Figlio dell’uomo verrà nell’ora che non pensate”. Allora Pietro disse: “Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?”. Il Signore rispose: “Qual è dunque l’amministratore fedele e saggio, che il Signore porrà a capo della sua servitù, per distribuire a tempo debito la razione di cibo? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà al suo lavoro. In verità vi dico, lo metterà a capo di tutti i suoi averi. Ma se quel servo dicesse in cuor suo: Il padrone tarda a venire, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverà nel giorno in cui meno se l’aspetta e in un’ora che non sa, e lo punirà con rigore assegnandogli il posto fra gli infedeli.Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche. A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più».Vangelo di S. Luca (12,39-48).Chi utilizza il potere solo a suo vantaggio non va verso la giusta direzione, non rientra nell’Amore di Dio, in quanto Dio che è al di sopra di ogni potere se concede tale talento è perché se ne faccia buon uso per il bene di tutti e in particolare, per gli ultimi, i poveri, per stabilire una dignitosa sopravvivenza in tutte le realtà civili, l’urgenza che oggi giorno emerge sempre più è quella di portare a compimento la giustizia della vera uguaglianza nel mondo intero.Abbattere le politiche del potere che sopra valicano la dignità umana e ristabilire una politica umanistica mirata alla diffusione della salvaguardia dei più indifesi, i bimbi, come per i sofferenti, gli emarginati, gli anziani, le donne, e comunque per tutte quelle situazioni nel mondo che si presentano come le piaghe sanguinanti di Cristo.Ci vuole la consapevolezza di una ragione che superi le barriere dell’ipocrisia, e del timore, sono infatti le politiche dei governi a livello mondiale che devono unirsi per porre fine ad un tragico naufragare in terre lontane di popoli e popoli, e queste persone lo fanno per potersi garantire del cibo o una sicurezza di vita che vada lontano dalle guerre e dalle atrocità.Il potere che Dio consegna all’umanità è il potere dell’umiltà, della mansuetudine, dell’Amore, della solidarietà, del portare al mondo intero la dignità di essere figli di Dio e non schiavi di un potere padronale che si presenta in armi di guerra, di abuso, di illusionismo che induce al condizionamento di quei popoli che non posseggono nulla ed è costretta a sottostare a queste illusioni forzate.Dio ci ha creati liberi e la libertà sussiste nell’amare il prossimo come noi stessi per porre fine per sempre le schiavitù che purtroppo sono ancora presenti in diversi luoghi del mondo.Amare Dio è amare il prossimo come noi stessi!Giunge il tempo della raccolta del grano, quando è il momento della mietitura si scarta l’erbaccia e si ammassa il grano nei granai per poi macinarlo e dalle spighe di grano nasce la sussistenza per la sopravvivenza dell’uomo, “Il pane” la farina, umile e prezioso alimento che viene trasformato in pane!Un giorno ho visto in tv un report dove mostrava  la realtà di vita della gente dell’Etiopia e mi è rimasto impresso quanta miseria che c’è ancora nel mondo, morire per la mancanza di cibo! Una di quelle cose così assurde e ingiuste che ti fanno raccapricciare la ragione del senso di tutto ciò.In questa trasmissione televisiva si poteva vedere la cruda realtà di questi paesi e c’è stato un momento in cui il filmato ha fatto vedere una mamma che preparava, nella sua tenda, il pranzo per la sua famiglia, questo pranzo consisteva unicamente in 2 mestoli di farina versati in una pentola di acqua portata ad ebollizione, ecco! Questo era il loro pranzo.Io mi chiedo: chi, barbaramente può parlare male dei deboli, o delle persone che vengono reputate tali perché si aggrappano alla fede, o dei poveri, degli abbandonati della terra?Una brutale considerazione è di queste persone che la pensano così!Eppur vero che il giudicare non spetta all’uomo, la prima e l’ultima parola è di Cristo e il Padre ha dato tale potere di giudizio al suo unigenito figlio, in quanto egli è Dio misericordioso che disceso in terra ha compiuto la sua giustizia nell’Amore, donando tutto se stesso, ed è in questo Amore che arde, come in quel rovereto, sul monte Sinai ai tempi di Mosè che giustificherà e giudicherà le nostre opere e il nostro credere.Dio è Padre, come un medico premuroso e dedito alla sua missione, cioè alla salvaguardia della salute e vita degli ammalati, così Dio, Onnipotente e Misericordioso agisce nei confronti del mondo intero, dell’umanità, asporta il tessuto necrotico, cioè il male per ricostituirlo in tessuto nuovo e vivo, cioè nella luce del bene, trasfigurati per mezzo della resurrezione di Cristo a vita nuova.Quante ingiustizie conducono la vita dei nostri fratelli, i più piccoli, indifesi, gli ultimi degli ultimi, alla morte?Dio non vuole questo e da spazio alla su infinita sapienza per entrare nei cuori della gente per cambiare il mondo, in un mondo di giustizia, di pace e benessere pari per tutti gli esseri umani.Il compito che l’uomo si è voluto caricare sulle spalle riguardo alla sua indipendenza è un compito gravoso e assolutamente non privo di enorme responsabilità.Dal momento in cui Adamo ed Eva scelsero di seguire le illusioni proposte dal diavolo e cioè che l’uomo potesse diventare come Dio, e quindi disubbidire alle raccomandazioni del Padre, e fare a meno di Dio, questo ha creato tutto il peso delle responsabilità riguardo al futuro del mondo intero e di ogni singola vita umana.Nonostante il nostro vivere nel mondo in indipendenza, l’uomo fa esperienza dell’incapacità di compiere il giusto, il bene, e sperimenta la sua caducità, e impotenza nel sistemare le cose del mondo che a tutt’oggi non vanno per il verso giusto.Dio osserva e interviene, non resta, comunque, immobile innanzi alla condizione umana, dei suoi figli.Questo agire di Dio avviene nelle profondità della vita, del tempo, dello spazio, del cosmo, dalla genesi di una nuova creazione, quindi la nascita di  una nuova vita, fino alla morte della stessa e alla sua rinascita.L’uomo  sugli errori commessi dovrebbe comprendere quanto sia irragionevole pensare di contare solo su se stessi, ma l’ostinazione del male che rema contro il bene è tale che induce l’umanità a ritornare sugli stessi errori compiuti nel passato.La consapevolezza dell’umanità è di giungere al compimento delle parole Sante che furono consegnate a San Giovanni nell’apocalisse, quando in un dato momento, San Giovanni chiede al Signore: quando Signore accadranno tutte queste cose? Prima sarà annunciata la parola del Santo vangelo in ogni luogo della terra “cioè la piena consapevolezza del mondo intero che Cristo è Dio disceso in terra”.C’è un passo che dice: e vedranno il figlio dell’uomo venire dalle nubi, in gloria, e ogni popolo  della terra  si batterà in petto per dire mia culpa, mia culpa, questo per non aver creduto in te, e non aver posto la fiducia e la  vita alla tua Santa volontà!!
Il Signore ritornerà senza tanto fracasso come un soffice velo di vento  silenzioso che sorvola le vette in sormontate Egli tornerà dall’alto dei cieli!
Cascino Antonio

Sentire per scrivere.
L’Amore non avrà mai fine!Quanti di noi si son chiesti: “tutto questo pensare e scrivere da dove proviene?È  il sogno dell’uomo o è l’anima assetata di verità, oppure è la verità scolpita nel cuore dell’uomo dalla volontà di Dio?”Io penso che dare delle risposte certe a queste domande non è possibile se non con la ragione del cuore.Fin da piccoli si sente la spinta a voler fare qualcosa che attrae la volontà, è l’essere trascinati dal fascino della bellezza con cui si mostra l’attrattiva che ha scaturito tale scintilla!La voglia di unirsi al fascino che attrae il cuore dell’uomo è come immaginare di vedere una lunga corda, dove a tratti vi sono dei nodi corrispondenti a diverse realtà della vita, questa corda non viene tirata da noi,ma da qualcun altro!Ciò che l’uomo possiede è il suo camminare sopra questa corda, possiamo immaginare la corda come la vita che scorre con i suoi diversi aspetti e realtà.Al termine di questa corda troveremo le mani di Dio che hanno tirato la nostra vita a se, evitando che i suoi figli si aggrovigliassero nei nodi del materialismo e dell’infedeltà.“Vorrei che il tempo non passasse, eppure passa“!Non perché la vita debba essere arrestata nel suo crescere, ma per amore, vorrei che il tempo conoscesse me come semplice passante.In questo andare avanti, l’unico mezzo per sfidare la freccia infuocata del tempo è il pensiero.La capacità del pensare supera il tempo, non perché il tempo possieda poca capacità o potenzialità.Il tempo è mistico e inaccessibile se non attraverso l’infinita sapienza di Dio.Dirigersi indietro, nel passato, l’unica che può farlo nella vita materiale dell’uomo è il pensiero.Il pensare è un opera d’arte, è tutt’altro che materia, è la macchina del tempo che ci permette di poter andare avanti, verso il futuro con l’immaginazione e verso il passato con le esperienze vissute.La mente, possiede un’orchestra, con la possibilità di poter utilizzare diversi strumenti, per creare la composizione di un’opera o di un concerto di idee.Queste idee che provengono dalle profondità dell’anima, hanno toccato la luce Divina, o le tenebre infernali e da tali profondità come un pescatore tira su sulla sua barca la rete, senza sapere quale sarà l’esito della sua pesca, così è per gli occhi bendati dell’animo umano, che ha assorbito in se opere compiute nel male.“Il movimento delle labbra, le rughe della pelle, i passi fugaci della gente, le auto, senza sosta attraversano le città, il sorgere del sole e il suo tramontare, la luna, sorta nella notte, va via alle prime ore della mattina, alternanza di una danza, movimenti ondulanti, gettito di acque provenienti dai ghiacciai, infondono la terra come fertile avvenire della nuova umanità”.Cascino Antonio

 

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Ai vortici della storia

VG1

 

Mi impressionò ciò che stava accadendo sulla terra, così anche io decisi di entrare nella storia dell’umanità!!

 

Provengo dalla volta del cielo, un giorno mi incuriosì il continuo movimento della terra, sembrava come impazzita!

La terra un tempo girava, ruotando su se stessa, mentre ora si scuote come se avesse una forte crisi epilettica, allora decisi di entrare nella storia dell’umanità per vedere da vicino cosa stesse accadendo.

Il mio nome è Angel!

Non ho un vero nome in quanto lassù non vi sono distinzione di nomi, “tutti i nomi delle persone provenienti dalla vita terrena sono racchiusi in un unico e grande nome “Dio Padre”.

Tutti, nel Regno di Dio sono Angeli, ad ogni Angelo viene attribuito il nome della missione che gli è stata affidata e che dovrà, in un modo o in un altro portare a termine.

Per fare un esempio al mio nome di Angelo è stato affidato quello della Pace, per cui come ben avete compreso io mi chiamo “Angelo della Pace”.

Il mio compito è di verificare se i tempi della storia umana sono maturi per l’arrivo del grande giorno!!

Quando ad un Angelo viene affidata una missione già è una vittoria assicurata in quanto le missioni affidate da Dio non sono mai missioni che si concludono con una sconfitta ma con la certezza che con il tempo si adempiranno nella vittoria.

Di tanto in tanto, dal cielo, do uno sguardo al mondo, so che li le cose non vanno bene in quanto ancora c’è tanta cattiveria e malvagità, ma ancora non è giunto il momento che io scenda giù per vedere di persona ciò che sta accadendo realmente!

Prima di riposare mi affaccio a contemplare le stelle, che con la loro luminosità, di notte riflettono sulla terra, sembra quasi come se il mondo fosse continuamente in festa, ad un tratto vidi che qualcosa stava cambiando nel moto regolare della terra, come se stesse iniziando a scuotersi, a tremare, attraverso movimenti irregolari.

In quel medesimo istante in cielo squillò la tromba degli Angeli guardiani, il suono delle trombe era atteso da tutta la legione celeste, in quanto Maria Santissima, “La Regina della Pace” sarebbe intervenuta personalmente per la preparazione del mondo al ritorno di suo figlio Gesù Cristo e questo evento sarebbe stato seguito da segni indelebili che avrebbero suscitato nei cuori di tutti i popoli della terra, la fede in Cristo, Dio Padre Onnipotente e misericordioso.

Tutti coloro che sono: atei, gnostici, si sarebbero ravveduti e ancora una volta attraverso l’Amore infinito di Dio salvati!

Maria Santissima nella sua tenerezza e Amore di madre avrebbe riportato alla fede il mondo intero.

Ogni giorno che passa è un mistero in più che viene rivelato ai cuori di chi percepisce i segni provenienti dall’alto, di chi sta attento e vigila!

Le forze del male sono come una pressa gigantesca che aumenta il suo carico di pressione, questo perché siamo proiettati verso l’era del trionfo del bene dove, come una freccia, sospinta in avanti verso il futuro non si arresta, neanche innanzi a barriere impenetrabili e il destino del diavolo è il disfacimento, l’annientamento definitivo della sua presenza nel mondo, con la definitiva vittoria del bene.

In questo caso però le forze del male diventano più aggressive e come stiamo vedendo agiscono in tutte le circostanze e realtà della vita di tutti i giorni, ma è anche vero che noi cristiani abbiamo l’arma dell’Amore di Dio, di Gesu Cristo, attraverso la preghiera a Maria Santissima.

Non avrei mai pensato che ancora oggi il diavolo sconfitto da Cristo ritorni ad attaccare la fede cristiana e questo lo si può vedere attraverso i segni concreti che si manifestano maggiormente in questa epoca, essi sono diretti all’immagine del figlio di Dio, a quella croce dove giace il corpo sanguinante e deturpato dalla flagellazione, dai chiodi sprofondati nella carne.

Il corpo Santo di Gesù appeso su due pezzi di legno a forma di croce, il sangue colante dalle dita dei piedi, dai bordi della base del pezzo di legno verticale, dal volto di Cristo, dai suoi splendidi occhi, da ogni poro della pelle!

Gesù, mite e buono, senza ribellarsi dalla croce ha emesso il suo spirito nella volontà del Padre, il suo corpo privo di vita fu rimosso dalla croce e posto nel sepolcro.

Pausa di Silenzio……………………………….

Il silenzio, sinonimo di vuoto e di nullità ma, anche di contemplazione dove l’anima è in attesa che venga rivestita dalla potenza della fede.

In quel silenzio, Cristo, il terzo giorno risorge, il nulla, il vuoto, la morte, il male, il peccato sono sconfitti e l’anima delle persone ricevono lo Spirito Santo.

Cuore, Anima e mente sono pervasi dalla luce del risorto, dallo Spirito Santo!

La sconfitta del male, dell’avversario, in questo caso “il diavolo” non avviene come di solito l’umanità rappresenta la sconfitta di un avversario attraverso la morte corporale, come per le guerre assurde che qualcuno doveva prevalere sull’altro uccidendo e annientando la vita.

La sconfitta del diavolo è già avvenuta con il sacrificio di Cristo che per Amore ha donato tutto se stesso per la salvezza dell’umanità, e anche se il maligno ha il suo margine d’azione in questa vita non ha potere sull’altra in quanto sigillata dall’Amore di Dio è per questo motivo che il diavolo viene rappresentato come il principe di questo mondo.

Il disegno del maligno era quello di divorare definitivamente l’anima delle persone fino alla perdizione totale e al baratro del nulla delle stesse e che se non fosse intervenuto Dio in persona l’uomo non avrebbe avuto alcuna speranza se non nella perdizione eterna.

Il principe di questo mondo e cioè “il diavolo” ha il suo potere materiale e terreno fino ad un limite ben preciso e oggi assistiamo come egli provoca ulteriormente Cristo, la chiesa, i cristiani, come per le tentazioni durante i quaranta giorni di Cristo trascorsi nel deserto.

Le parole di Gesù ci mettono in guardia nel dire innanzi al male “Vattene, Satana! Sta scritto: Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto!” (Mt 4, 10).

Mai come in questo periodo storico è necessaria ancor di più la vigilanza, non da corpi materiali ma dagli spiriti immondi, dallo spirito maligno, da “satana”.

Dio, “all’inizio dei tempi ha creato gli esseri spirituali e materiali, gli angeli e il mondo terrestre, e infine l’uomo formato di anima e corpo”.

Preghiera

Dio onnipotente

Immensità d’Amore

Potenza insuperabile

Padre provvido

Liberatore delle anime

Santo!

Santissimo Gesù Cristo!

Liberaci dal male e dalla morte del peccato

Liberaci dal maligno

Proteggici da ogni avversità

Incorona i tuoi figli fedeli tra le schiere dei tuoi angeli perché già in questa vita terrena

possano avere la forza e il coraggio di allontanare per mezzo del tuo Santo nome ogni spirito immondo, “lo spirito del maligno”.

Dona a noi, Padre misericordioso

Cuore impavido.

Anima, cuore e mente, inaccessibile se non unicamente al giunger del tuo Santo Spirito.

Uniformaci a tuo figlio Gesù Cristo perché nel deserto delle tentazioni anche noi possiamo scacciare i demoni e vivere la fede alla luce della tua Santa protezione.

Fa o buon Gesù che possiamo diventare i tuoi araldi del Santo Vangelo

Tuoi strumenti per pregare e vincere il male e trafiggere come con una spada la testa della serpe che vaga per il mondo per tentare i tuoi figli nella perdizione.

Santo!

Santissimo!

Roccia indistruttibile!

Rendi il nostro agire secondo la tua Santa volontà

Nel nome di Gesù, Giuseppe e di Maria

La Santa Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo ci siano di guida e di sostegno in ogni istante fino al giungere dell’aurora dell’avvento del Regno di Dio.

Gesù è passato attraverso la morte per sconfiggere l’artefice del male e del peccato, e sconfiggendo la morte, Gesù apre le porte del Paradiso ai suoi figli.

Si! Dona la vita eterna a chi crede in lui.

In tanto il male, non contento agisce anche attraverso le persone che hanno un loro status gerarchico dove si avvalgono della loro fetta di potere per poter anche incidere sulla coscienza umana, sia sulla singola persona sia sulla collettività, come per quel branco di porci che nel vangelo si racconta che furono infestati dal maligno.

In una intervista a mons. Milivoj Bolobanié autore del libro “Come riconoscere le trappole del demonio”, ha detto: Il Male è più forte dell’uomo, ma Dio è più forte del Male!

Egli è l’unica via di liberazione.

Sempre mons. Milivoj Bolobanié aggiunge: Satana è un essere spirituale che Dio ha creato all’inizio come angelo buono e libero. Nel libro dell’ Apocalisse troviamo la spiegazione sul conflitto tra gli angeli. Erano stati creati buoni e il dono della libertà che avevano dava loro la possibilità di scegliere. Il Creatore li mise alla prova di obbedienza e d’amore: riconoscere Dio come il loro Signore Supremo e libera- mente mettersi al suo servizio. Ma una parte di loro, con Lucifero a capo, si ribellarono e diventarono gli spiriti maligni, cioè demoni.

Dunque, Dio non ha creato il Diavolo e gli spiriti cattivi ma sono stati loro, rivoltandosi consapevolmente, a diventare cattivi. Il Diavolo possiede ancora le abilità e i poteri che ha ricevuto da Dio prima di ribellarsi, solo che adesso li usa per odiare Dio e tutti coloro che volontariamente desiderano servirlo. Satana è più forte di ogni essere umano e gli colpisce la fantasia, influenza i suoi modi di pensare e credere nella logica con la quale si spiegherebbe che siamo nati dal nulla, lo fa diventare presuntuoso, sufficiente a se stesso. Condiziona i suoi sensi e desideri. Il carattere malefico di Satana comunque non è altro che un mezzo nelle mani del Signore per distinguere coloro che sono i figli di Dio da coloro che, seguendo il Demonio, finiranno per scomparire per sempre. L’uomo in questa vita deve incontrare Dio. Ogni sua convinzione di potersi realizzare senza Cristo è un’illusione

La preghiera è il nostro scudo dall’assalto del maligno!

Proverò a dire alcune cose riguardo la preghiera, magari queste riflessioni possono sembrare scontate ma poi non è del tutto evidente che lo siano in quanto i pensieri e le intuizioni provengono da esperienze vissute e dalla scintilla interiore che accende il lume della sapienza.

L’intimità del cuore umano si fonde tra scintilla interiore e sapienza, diventa un unico corpo spirituale, inizia così il rivelarsi del pensiero trascendentale.

Il cuore è il tempio di Dio, il regno di Dio è presente nel nostro cuore nel momento in cui si custodisce in noi la perla preziosa e cioè: “la fede”.

Per quanto la fede possa essere forte per chi la possiede, è comunque facilmente corruttibile e fragile, non è la fede ad avere queste caratteristiche ma è l’uomo che la rende facilmente corruttibile e fragile attraverso le scelte e le azioni sbagliate.

Il dono della fede è la grazia di Dio che scende nei cuori delle persone e senza la grazia la fede non scenderebbe fino in profondità in quanto l’uomo è peccato e Dio ha reso possibile la nascita della fede nei cuori di tutti attraverso suo figlio Gesù Cristo che si è donato totalmente per Amore.

Gesù ha effuso il suo Santo Spirito dopo essere asceso in cielo e la Santa Trinità, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, nell’unità Divina dimorano nel cuore delle persone , Dio nella sua infinita grandezza rende il cuore dei figli, Tabernacolo e Tempio dove abitare.

Dio, immensamente grande ed eccelso si fa piccolo nell’entrare in noi, nella nostra miseria e piccolezza da questo si comprende quanto sia enormemente incommensurabile L’Amore di Dio per i suoi figli.

La fede è il sentiero dove ci incamminiamo e va dalla nascita fino alla dipartita da questa vita all’altra e cioè “alla vita eterna”.

Noi tutti camminiamo e viviamo nella fede anche se molti non credono, sono immersi come in un oceano dove il nutriente che rende limpida l’acqua del mare, la sostanza che rende viva l’acqua è lo “Spirito Santo”.

Anche per l’essere umano è così, uscir fuori da questo oceano significa asfissiarsi nel nulla e precipitare in fondo agli abissi e fino a quando non crederai e non porrai la speranza in Dio, pur attraverso sforzi enormi per risalire su non ce la farai in quanto è la mano del Padre che può tirarti fuori e nessuna altra cosa esistente può farlo.

Questa mano tesa e aperta del Padre giunge a noi nel momento in cui abbiamo fede oppure nel momento in cui nella disperazione invochiamo il nome di Dio perchè ci soccorra.

Uno dei tanti episodi del vangelo che può far comprendere maggiormente quello che voglio dire è quando San Pietro vedendo Gesù camminare sopra l’acqua del mare chiede a Gesù di poter dirigersi verso di lui camminando anche egli sull’acqua, così San Pietro si getta in mare ma incomincia a sprofondare per aver dubitato nella fede e urlando chiede aiuto a Cristo è in questo momento che Gesù nonostante nota la povertà di fede lo salva.

San Pietro nello sprofondare sott’acqua urlò “Signore, Signore aiutami e Gesù lo afferrò per la mano, lo tirò su e disse: uomo di poca fede”.

Quando ci troviamo in momenti di fragilità in cui viene meno la fede chiediamo aiuto a Gesù, egli non esiterà a tirarci su dall’abisso dell’infedeltà e a salvarci.

Le persone che non hanno fede, coloro che non credono, gli atei hanno la possibilità di chiedere aiuto a Cristo anche all’ultimo istante della loro vita terrena, se questo avverrà pronunciando come San Pietro “Signore aiutami, Signore aiutami”!

Come potrà mai un padre lasciare che il proprio figlio si perda per sempre?

Questo non avverrà fin quando con il cuore ci dirigeremo a lui, “Cristo Salvatore”.

Cascino Antonio

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La sapienza

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In questo gioco d’Amore la vita, entra anch’essa nel suo fascino!

L’esistenza di ogni creatura nasce prima del fascino ed è l’Amore compiuto il vero fascino dell’esistenza.

La creazione avviene già prima che nasca l’idea prima di creare nuove cose in quanto è la stessa idea che è nata prima delle cose create, e la sapienza è la fonte di tutte le idee ispiratrici di nuove creazioni.

 

 

Cascino Antonio 

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Voci nel silenzio

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Quante voci nel silenzio s’armano di mitra
Alienano la mente!
Dal basso ventre, la fogna contiene i fetidi omicidi.
Se non fosse per l’Amore!
Se non fosse per la luce!
Se non fosse per il bene!
La speranza!
Vita nuova al di sopra
della vita passeggera.

Quante voci nel silenzio contrastano gli oltraggi!
E’ la voce dalla croce!
Unica speranza
Unica certezza!
Forza dell’Amore che prende su dal collo, la morte!
Sconfigge nel dolore il male
Protende al di là delle barriere oscure per risorgere in corpo spirituale

La voce del Maestro, nel silenzio della morte, pronuncerà il tuo nome e ti solleverà dagli abissi,  ti aprirà gli occhi della vita nel paradiso eterno.

 
                                                                                                                                  Cascino Antonio

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Anima insaziabile

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Semmai vorrai voltarti voltati!

Vedrai un volto sbiadito come dipinto su un muro bagnato

Sarà il tempo logorante a dissolvere ogni cosa mentre, i miei

occhi, fuori dalle orbite, esplodono nell’anima

Anima insaziabile d’Amore.

Insaziabile dell’universo che è dentro noi, di verità scolpita nel cuore

Semmai volterò anche io lo sguardo lo farò guardando il cielo

Sublime incanto!

 

 

 

Cascino Antonio

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M.AZIONE CULTURALE LAICA CRISTIANA

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M.AZIONE CULTURALE LAICA CRISTIANA

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M.A.C.L.C.

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